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Associazioni 02 Ago 2006

Assostampa Ligure e Ordine: Genova, maniaco dell’ascensore, la Procura indaga i giornalisti ma non trova i colpevoli

Forse l’unica soluzione è quella di metterla sul piano dell’ironia. Da mesi a Genova molte donne sono state aggredite dal cosiddetto maniaco dell’ascensore. Le indagini, tra annunciate possibili soluzioni, fermi di persone poi rilasciate perché estranee ai fatti, come si dice in gergo, “proseguono a 360 gradi”. Ma l’unico angolo di visuale nel quale la Procura genovese riesce a trovare un bersaglio da colpire, è quello dei giornali.

Forse l’unica soluzione è quella di metterla sul piano dell’ironia. Da mesi a Genova molte donne sono state aggredite dal cosiddetto maniaco dell’ascensore. Le indagini, tra annunciate possibili soluzioni, fermi di persone poi rilasciate perché estranee ai fatti, come si dice in gergo, “proseguono a 360 gradi”. Ma l’unico angolo di visuale nel quale la Procura genovese riesce a trovare un bersaglio da colpire, è quello dei giornali.

Con le notifiche di stamane, sono saliti a 12 i giornalisti de Il Secolo XIX (sei) e de Il Corriere Mercantile (sei), indagati per la violazione del segreto di Pulcinella (quello investigativo), ovvero la pubblicazione di notizie sull’inchiesta, di interviste alle vittime, di possibili identikit. Dopo che gli stessi inquirenti avevano invitato alla collaborazione e alla vigilanza, sono arrivate le denunce. Con una novità, concretizzatasi stamane: la Procura, dopo i cronisti, adesso indaga e vuole sapere chi “decide” le scelte giornalistiche, la pubblicazione delle notizie, delle foto. Forse, per una sorta di sindrome di Stoccolma giudiziaria (la recente riforma che ha trasformato coattivamente i capi delle procure in addetti stampa dei propri uffici) gli inquirenti stanno pensando di trasformarsi anche in capo cronisti? Saremo lieti il giorno della conclusione delle indagini e dei processi, di potere comunicare con certezza che il caso è chiuso è che è stato scoperto il responsabile o i responsabili delle violenze. Forse il tempo sarà stato speso in modo più fruttuoso rispetto alle indagini in serie nei confronti di giornali e giornalisti che, piaccia o no, continueranno a pubblicare delle notizie e, magari, anche qualche libera critica sull’esito delle indagini. Marcello Zinola Segretario Associazione Ligure dei Giornalisti Attilio Lugli Presidente Ordine dei Giornalisti della Liguria

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