Si è conclusa con l’approvazione di un documento – appello a tutti i candidati alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile prossimi, l’assemblea generale dei giornalisti, convocata dall’Associazione Stampa Umbra a Palazzo Trinci di Foligno. Ai lavori – dopo il saluto del sindaco Manlio Marini - sono intervenuti tra gli altri il segretario generale e il presidente della Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale.
Questo il testo del documento illustrato dal presidente dell’Asu Alvaro Fiorucci all’assemblea ed approvato all’unanimità: “L’assemblea generale riunita a Foligno il 2 marzo 2008 invita tutti i candidati umbri a mettere al centro della loro campagna elettorale e del loro futuro impegno parlamentare il tema della qualità dell’informazione e delle condizioni di lavoro dei giornalisti. Si tratta di due questioni che condizionano il rispetto del diritto di tutti i cittadini ad un’informazione libera, autonoma, professionalmente qualificata e che richiedono risposte concrete e non più dilazionabili. L’assemblea generale dei giornalisti umbri ritiene che compito ineludibile della politica sia sostenere la FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) nelle ripresa delle trattative con la FIEG per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre 3 anni, intervenire per porre fine alla precarizzazione della professione attraverso il lavoro incerto e il lavoro nero, dare nuove garanzie anche previdenziali al ruolo dei free-lance, provvedere alla completa applicazione della legge n°150/2000 negli uffici stampa degli enti pubblici. Decisive riforme di sistema non possono più essere rinviate: l’ordinamento professionale è bloccato da un’incongrua normativa del 1963; il sistema radio televisivo è caratterizzato da un duopolio che blocca l’allargamento dell’offerta e della crescita delle piccole emittenti locali, mentre restano irrisolte le questioni del conflitto di interessi e della sottrazione della Rai al controllo dei partiti; i contributi statali all’editoria continuano ad essere distribuiti a pioggia senza tenere conto della qualità reale delle condizioni di lavoro dei giornalisti; il mercato della pubblicità non garantisce un’adeguata distribuzione delle risorse; servono statuti d’impresa per la netta separazione tra gli interessi delle proprietà che non sono soltanto editoriali e l’autonomia delle redazioni. Il mancato rinnovamento legislativo sistemico pone il Paese di fronte ad una vera e propria emergenza democratica che ha assunto carattere prioritario tra i bisogni del Paese. Un’emergenza che la politica non può ignorare. L’assemblea ritiene infine che in Umbria – per il confronto avviato dall’Associazione Stampa Umbra e dal GUS (Gruppo Uffici Stampa) con le istituzioni locali, i sindacati, le associazioni dei consumatori – si possa sperimentare in tempi brevi la possibilità di attuazione della legge 150 e la realizzazione di un osservatorio, al quale partecipino tutti i soggetti interessati, sulle condizioni di lavoro e sul rispetto della normativa contrattuale, sul quale modulare ogni forma di sostegno pubblico, anche pubblicitario, alle aziende editoriali”.