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Osservatorio sui media 08 Feb 2011

Assange: i due maggiori quotidiani italiani avevano i ‘cables’ ma non ne hanno fatto niente

Perché non hai mai dato i cables a giornali italiani?“L’abbiamo fatto. Li abbiamo dati a un grande giornale, ma hanno deciso di non pubblicarli e di lavorarci su attraverso degli articoli”.

Perché non hai mai dato i cables a giornali italiani?
“L’abbiamo fatto. Li abbiamo dati a un grande giornale, ma hanno deciso di non pubblicarli e di lavorarci su attraverso degli articoli”.

A quale giornale li hai dati?
“Erano due. I due più grandi (non ci rileva i nomi, ndr). In precedenza avevamo anche lavorato con uno dei due, ma alla fine non ne hanno fatto nulla. E’ successa la stessa cosa in Giappone, abbiamo dato i cables anche a un loro quotidiano nazionale, il più importante, pensa che hanno 2200 giornalisti, senza contare le altre figure, solo di reporter, praticamente lo stesso numero della Reuters. Hanno rifiutato anche loro e lavorano in una maniera molto metodica, potremmo dire “alla giapponese” (sorride, ndr).

E’ l’ avvio di una lunga e interessantissima intervista che il fondatore di WikiLeaks ha concesso a Francesco Piccinini, direttore di Agoravox Italia, e a Giorgio Scura, inviato di Leggo, in cui , fra l’ altro, Assange annuncia nuovi documenti su Berlusconi e sull’ Eni. ”Soprattutto sull’Eni - spiega – che è il grimaldello che l’Italia usa per entrare in vari paesi del mondo”.

 (segue su Lsdi)

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