Prosegue il braccio di ferro tra la redazione dell'agenzia Askanews e l'azienda. Dopo la giornata di sciopero e la proclamazione dell'assemblea permanente, l'amministratore delegato, Daniele Pelli, ha inviato ai singoli giornalisti una lettera.
Missiva che l'assemblea di redazione di Askanews rispedisce al mittente, considerando «irricevibili e strumentali, pretestuose e non rispondenti al vero le affermazioni contenute nella lettera».
I giornalisti affidano al Cdr il mandato a inviare «una replica puntuale, ricordando all'Ad che il Cdr gode della piena fiducia della redazione ed è organo rappresentativo della stessa».
PER APPROFONDIRE
Di seguito il comunicato del Cdr di Askanews in risposta alla lettera dell'ad Pelli.
Il Comitato di redazione di Askanews contesta punto per punto le affermazioni dell'amministratore delegato Daniele Pelli, che fornisce una ricostruzione strumentale, pretestuosa e non rispondente
al vero delle gravi vicende aziendali e delle relazioni sindacali interne. Arrecando così lui stesso un danno di immagine all'agenzia.
Le "improprie strumentalizzazioni" di cui parla sono semmai da riferire alle risposte evasive e contraddittorie sul pagamento degli stipendi che lo stesso Pelli ha sistematicamente fornito a nome dell'azienda. Ricordiamo all'Ad che, dopo aver provocato un incidente sulle 13esime, ha assunto posizioni ondivaghe sulle buste paga di gennaio, comunicando alla fine che non avrebbe garantito gli stipendi.
Ora prosegue con annunci di futuri pagamenti con "modalità in corso di definizione": a questo proposito suggeriamo all'Ad di attenersi senza esitazioni alla modalità del bonifico bancario, rispettando gli importi e le scadenze dettate dalle normative e dalla prassi vigente, che in genere funzionano egregiamente. Piuttosto che sventolare annunci in una lettera ai dipendenti.
In merito all'incontro "mai realizzato", l'Ad consulti la sua agenda oppure la sua segreteria: scoprirà che l’incontro fra le parti richiesto attraverso la Fiegsi è già svolto, alla presenza dei rappresentanti della Fnsi, della Fieg e dell'associazione stampa romana, il 21 dicembre scorso (in sede Fnsi per ragioni logistiche, sempre su richiesta della Federazione degli editori) e che lo stesso Pelli vi ha preso parte.
Il Cdr, che si è sempre dimostrato responsabile e disponibile al dialogo, auspica il ripristino del rispetto del contratto, delle corrette prassi aziendali e delle relazioni sindacali. Correttezza che riguarda anche la comunicazione dei dati di bilancio su cui il Cdr chiede, dopo le innumerevoli richieste avanzate, di esser finalmente messo a conoscenza delle informazioni, a cominciare dal bilancio previsionale 2017 come previsto dall'accordo di Cassa integrazione vigente firmato il 25 settembre 2017.