Il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato all'unanimità una risoluzione presentata da tutti i gruppi consiliari con la quale, oltre a esprimere solidarietà al Giornale della Toscana, ai suoi dipendenti e collaboratori, si invita il Presidente della Giunta provinciale a mantenere alta e costante "l'attenzione sulla situazione e a farsi promotore di qualsiasi iniziativa utile a sostenere concretamente i lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro".
Si evidenzia la necessità di "tenere strettamente separati il piano giudiziario da quello lavorativo, garantendo la riscossione del salario e di tutti gli istituti contrattuali e previdenziali ai dipendenti e ai collaboratori de 'Il Giornale della Toscana', considerato che ragioni di carattere extralavorativo non devono mettere in discussione il diritto al lavoro dei dipendenti e il diritto all'informazione dei lettori.
"È triste che in un Paese fondato sul lavoro possano accadere cose così - ha detto il presidente del Consiglio provinciale David Ermini in apertura dell'Assemblea - Nel momento in cui è in corso un'indagine della Magistratura, si deve fare di tutto per salvaguardare il posto di lavoro di chi fa con passione e serietà il proprio mestiere. In più credo si possa dire che indipendentemente dalle posizioni che si hanno, se viene a mancare una voce viene di fatto meno un pezzo di libertà per tutti noi. È perciò essenziale che 'Il Giornale della Toscana' continui la sua attività". È stato il consigliere del Pdl Massimo Lensi a illustrare il dispositivo della mozione, richiamando l'attenzione che si è sviluppata sul 'Giornale' e la lunga collaborazione con un quotidiano che rappresenta "un altro punto di vista e una voce fuori dal coro".
Per Riccardo Lazzerini (Sel) un conto è il percorso della Magistratura, un altro "la salvaguardia dei posti di lavoro. Bisogna sostenere il percorso avviato dalla Provincia" che è stato dimostrato, tra l'altro, dalla visita del Presidente Andrea Barducci e dall'assessore al Lavoro Elisa Simoni.
"È opportuna questa presa di posizione a sostegno dei lavoratori del Giornale - osserva Cordone, che ha partecipato alla maratona oratoria per il quotidiano - Siamo davanti a una voce che è stimolo di libertà e al dramma di lavoratori e dell'indotto che non devono perdere prospettiva e occupazione".
"Ritengo doveroso unirmi alla solidarietà verso la redazione - dice per parte sua Federico Tondi (Udc) - Non lasceremo soli giornalisti qualificati che vivono un momento drammatico".
Le modalità scelte dal Consiglio provinciale a favore del Giornale, osserva Andrea Calò (Rifondazione comunista), "sono state volute perché questa vicenda non scomparisse nell'arcipelago delle vertenze. Quella del Consiglio è una mozione di sostanza in una vertenza che non si presenta in discesa, ma in salita".
Andrea Cantini (Idv) riconosce che "nella mia breve storia politica il Giornale mi ha sempre dato spazio anche quando ero coordinatore dell'Idv che è su posizioni ben distanti da quelle manifestate dal quotidiano". Di "intervento tempestivo" parla Stefano Prosperi, capogruppo del Pd, "che porta su un piano alto la vertenza affinché questa voce sia mantenuta". L'assessore Simoni ha ribadito l'impegno della Provincia per una soluzione unendosi alla voce unanime del Consiglio provinciale. (Firenze, 8 novembre - ADNKRONOS)