CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Inpgi 19 Mag 2011

Approvato all’unanimità il Bilancio 2010 dell’Inpgi Attivo di 67,8 milioni di euro, rendimento mobiliare al 9,16 netto

67 milioni e 800 mila euro di avanzo nell’esercizio 2010: è il dato che emerge dal Bilancio consuntivo dell’Inpgi ratificato all’unanimità nella seduta odierna del Consiglio Generale e approvato nelle scorse settimane, sempre unanimemente, dal Cda.In particolare, il risultato del portafoglio mobiliare ha registrato un saldo positivo di mercato pari ad un rendimento netto contabile del 9,16% rispetto al 6,73% registrato nel 2009.

67 milioni e 800 mila euro di avanzo nell’esercizio 2010: è il dato che emerge dal Bilancio consuntivo dell’Inpgi ratificato all’unanimità nella seduta odierna del Consiglio Generale e approvato nelle scorse settimane, sempre unanimemente, dal Cda.
In particolare, il risultato del portafoglio mobiliare ha registrato un saldo positivo di mercato pari ad un rendimento netto contabile del 9,16% rispetto al 6,73% registrato nel 2009.

“Si tratta di un risultato di grande rilievo che conferma la qualità dell’Asset Allocation Strategica adottata in termini di diversificazione e rapporto rischio/rendimento. Sul fronte dell’analisi del rischio, infatti – afferma il Presidente Andrea Camporese - il Consiglio di Amministrazione ha sempre adottato un profilo di massima prudenza e garanzia del risparmio previdenziale”.
A questi elementi di sistema se ne affiancano altri , questa volta negativi, che si situano dentro il perimetro delle forti difficoltà vissute dal mercato editoriale. Gli effetti della crisi si sono registrati soprattutto sul fronte dei rapporti di lavoro che registrano una diminuzione di ben 377 rapporti rispetto all’anno precedente.
Purtroppo il dato negativo da sottolineare è per quest’anno l’incidenza della spesa pensionistica sulle entrate contributive che risulta aumentata. Di conseguenza si evince che per ogni 100 euro incassati per contributi Ivs, l’Istituto ne ha spesi 101,13 per erogare pensioni, un parametro preoccupante rispetto ai 95 del 2009.
Altro fronte su cui si sono verificati gli ulteriori effetti della crisi è quello degli  ammortizzatori sociali. Anche nel 2010, si è assistito, ad un incremento degli oneri sostenuti dall’Istituto per far fronte a  disoccupazione, cassa integrazione, contratti di solidarietà: la spesa sostenuta è stata pari 13, 6 milioni di euro che costituiscono una importante passività futura per l’Ente, con un incremento rispetto al 2009 del 26,80%. 
Questi elementi congiunturali costringono ad una riflessione sulla sostenibilità di lungo periodo del sistema previdenziale, nonostante i 2,3 miliardi di euro di patrimonio accantonato, come era già emerso in occasione della stesura del bilancio tecnico-attuariale dello scorso dicembre e dai rilievi dei Ministeri Vigilanti e della Corte dei Conti. La necessità di legge di mantenere l’accantonamento di cinque annualità delle pensioni in essere e le problematiche emerse sul fronte occupazionale e degli ammortizzatori sociali hanno portato al confronto con le Parti Sociali Fnsi e Fieg che si è sviluppato in questi mesi nonché ad una attenta riflessione del Cda e del Consiglio generale.
“Confido che nelle prossime settimane – afferma il Presidente Camporese – si possa giungere ad una intesa con le Parti Sociali, condivisa dal Cda, che riporti in sicurezza il sistema Inpgi per i prossimi decenni superando la gobba negativa che attraversa gli anni ’20 e 30’ nota da tempo. Si sta lavorando ad un intervento che non intacchi nessuna prestazione in essere, che mantenga  gli alti livelli di ammortizzazione sociale raggiunti e che salvaguardi il patto intergenerazionale. L’aumento graduale di più punti di aliquota previdenziale a carico degli editori, l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne nell’arco di un decennio mantenendo la facoltà di andare in quiescenza a 60 anni con una minima penalizzazione e inoltre una vigorosa scossa al mercato del lavoro a tempo indeterminato attraverso sgravi contributivi rilevanti e pluriennali possono rappresentare la soluzione dei problemi che si presentano. E’ fondamentale che il mercato del lavoro torni a crescere, che i posti di lavoro perduti vengano ripristinati, che le parti condividano la responsabilità. Il confronto fin qui condotto è stato aperto e fattivo, si tratta ora di condurlo a termine”.

@fnsisocial

Articoli correlati