CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Ordine 17 Ott 2008

Approvata la proposta di riforma dal Cnog Autonomia e Giornalisti Uniti: “Ok al documento ma restano ombre su dimissioni del segretario e attacchi a Fnsi”

Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, riunito a Positano, ha approvato all'unanimità la proposta di riforma dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti. I punti di innovazione riguardano l'accesso alla professione, lo snellimento del Consiglio Nazionale realizzato attraverso la sostanziale riduzione del numero dei consiglieri, la modifica della composizione e delle procedure degli organi chiamati a giudicare sulle violazioni al codice deontologico.

Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, riunito a Positano, ha approvato all'unanimità la proposta di riforma dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti. I punti di innovazione riguardano l'accesso alla professione, lo snellimento del Consiglio Nazionale realizzato attraverso la sostanziale riduzione del numero dei consiglieri, la modifica della composizione e delle procedure degli organi chiamati a giudicare sulle violazioni al codice deontologico.

La proposta stabilisce come nuova forma di accesso alla professione il percorso universitario: non si diventerà più giornalisti per scelta di un editore ma, come avviene nelle altre professioni, attraverso un predeterminato iter di studi e formazione. Il secondo cardine della bozza di riforma riguarda la decisione di diminuire sensibilmente la dimensione del Cnog, che ''attualmente è pletorica e rende il lavoro del massimo organo rappresentativo della categoria elefantiaco e costoso''. L'Ordine ha deciso di ''applicare un principio di rigore e autoregolamentazione nel rispetto dei colleghi e dei cittadini''. Infine, è prevista l'istituzione di una Commissione Deontologica ristretta e delegata a decidere, in via definitiva, i ricorsi che riguardano le sanzioni disciplinari meno gravi, avvertimento e censura. La sospensione e la radiazione rimarranno invece di competenza del Cnog. Infine, il Giurì e le norme transitorie: il Giurì quale organo terzo per garantire la correttezza dell'informazione (quindi a tutela del cittadino); le norme transitorie che consentiranno il passaggio, in un arco di cinque anni, dall'attuale alla nuova normativa. Perché si arrivi a una riforma sarà ora necessario che il Parlamento assuma le proprie responsabilità e decida di modificare la legge in vigore. ''L'approvazione da parte del consiglio nazionale del documento di indirizzo per la riforma dell'Ordine dei giornalisti rappresenta un passaggio molto importante'': lo affermano in una dichiarazione i consiglieri nazionali Gegia Celotti, Francesco De Vito, Beppe Errani e Giancarlo Ghirra della componente Autonomia e solidarietà e Giornalisti uniti. ''Capisaldi della riforma - sottolineano - sono il percorso universitario come canale unico d'accesso, la drastica riduzione dei componenti del consiglio nazionale, il limite dei mandati e le incompatibilita'''. ''Osserviamo - aggiungono i consiglieri - che non sono stati chiariti i motivi delle dimissioni, poi rientrate, del segretario Enzo Iacopino e deploriamo la pubblicazione sul sito dell'Ordine di un documento interno della Fnsi che non è ancora un'ipotesi di accordo sul contratto nazionale di lavoro e sul quale si tenga un surrettizio referendum. Il referendum - concludono - andrà promosso dalla Fnsi quando ci sarà un'ipotesi di accordo''.

@fnsisocial

Articoli correlati