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Osservatorio sui media 20 Ott 2011

Ansa: giorno dopo giorno, 60 anni d'Italia Siddi: “Scatti che raccontano la storia di un paese”

Ci sono naturalmente le immagini simbolo della storia italiana, come il cadavere di Aldo Moro nella Renault 4 o le berrette svolazzanti dei cardinali al funerale di Papa Wojtyla, ma la maggior parte delle foto della mostra dell'ANSA al Vittoriano, che aprirà al pubblico domani, racconta gli ultimi sessant'anni d'Italia da un punto di vista particolare: pochi scatti istituzionali, tanta umanità.

Ci sono naturalmente le immagini simbolo della storia italiana, come il cadavere di Aldo Moro nella Renault 4 o le berrette svolazzanti dei cardinali al funerale di Papa Wojtyla, ma la maggior parte delle foto della mostra dell'ANSA al Vittoriano, che aprirà al pubblico domani, racconta gli ultimi sessant'anni d'Italia da un punto di vista particolare: pochi scatti istituzionali, tanta umanità.

Fatti di cronaca grandi e piccoli che portano il visitatore a conoscerne non solo i protagonisti, ma anche la società e i costumi di un'epoca. "L'archivio dell'Ansa è un patrimonio unico, che appartiene a tutto il paese", ha detto il presidente Giorgio Napolitano visitando in anteprima l'esposizione, accompagnato dal presidente dell'ANSA Giulio Anselmi. 'Fotografandoci', questo il titolo, è divisa in decenni, ognuno dei quali segnato da un personaggio femminile. C'è Anna Magnani che apre gli anni '40, dove tra un Alcide De Gasperi che parla alla radio e Papa Pio XII che fa l'elemosina ai bimbi mutilati, senza degnarli di uno sguardo, spunta un banale sequestro di armi nel '48 con un bimbo che mangia seduto sul tavolo in una vecchia casseruola. ''È la mia foto preferita - confessa il curatore della mostra, Mauro Vallinotto - perché in uno scatto c'è tutto il dramma del dopoguerra italiano". Trecento foto stampate, più altre settecento in video, scelte tra centinaia di migliaia, in parte digitalizzate, in parte ancora su pellicola. "È stato un lavoro di ricerca certosino - racconta Vallinotto - ho dovuto guardare circa 90mila foto. L'aspetto più difficile è stato posizionare storicamente alcune immagini perché non sempre c'erano informazioni sufficienti". Così negli anni '40 e '50, quando si usava la Speed Grafica e poi la Rolleiflex dei paparazzi di Via Veneto, spuntano vere e proprie chicche. Come Anna Magnani che prepara il caffè nella sua cucina mezza sgangherata subito dopo aver appreso la notizia della vittoria dell'Oscar nel '56, o l'Alfa Romeo donata a 'Giuseppe Stalin' ad una festa del Pci o ancora un pranzo dei poveri al Quirinale con il presidente Enrico De Nicola, con sul tavolo cibi dimenticati come il Mottarello. C'è il carretto dei gelati dove accorrono le comparse di 'Ben Hur', mentre sempre a Cinecittà Charlton Heston è ripreso con sullo sfondo la città che nasce. Ed è difficile che non scappi un sorriso guardando Pietro Nenni sulla spiaggia di Terracina con pantalone ascellare stile Fantozzi. "C'è anche tanta ironia nelle fotografie dell'ANSA - commenta Vallinotto - Anche perché in quell'epoca era possibile fotografare in modo del tutto diverso rispetto a oggi, in modo molto meno istituzionale". E le immagini cambiano negli anni '60 quando cominciano le parate di automobili alle inaugurazioni delle autostrade e, nello spettacolo, la musica prende un po' il sopravvento sul cinema. Appaiono i Beatles, Patty Pravo su una panchina e Luigi Tenco il giorno prima della morte. Gli anni '70 irrompono con la loro scia di morti: Feltrinelli, Pasolini, Moro, poi Primavalle, il Circeo, l'Italicus solo per citarne alcuni. Gli scontri di piazza, con tanta attualità nel poliziotto che nel '77 cerca di fuggire da un blindato in fiamme. Allora per spezzare la tragedia di quegli anni ecco apparire il primo 're nudò nella Woodstock del parco Lambro o un picnic domenicale sulla 600. C'è anche un giovane Berlusconi imprenditore che visita le concorrenti di Miss Italia a Viareggio. Le foto piano piano si colorano con Rita Levi Montalcini, Maria Rosaria Costa, vedova Schifani, e Federica Pellegrini, a rappresentare gli ultimi tre decenni. Spicca lo sbarco oceanico degli albanesi a Bari nel '91. Pochi politici anche qui, ma non poteva mancare Berlusconi colpito al volto dalla statuetta del Duomo. Ci sono Indro Montanelli e Enzo Biagi, ma è la gente comune a segnare anche gli ultimi scatti: c'è l'altro lato della guerra in una donna di spalle con un bambino in braccio che saluta il marito in partenza per il Libano e la fine della Tav Bologna-Firenze con tanti operai che escono come formiche da una grande ruota. "Questa mostra è un grande evento che vuole segnare un momento di rinascita del nostro Paese. Le foto ci consentono di mostrare le capacità di sviluppo dell'Italia anche all'estero, possiamo far vedere quello che siamo capaci di fare", ha detto l'amministratore delegato dell'ANSA Giuseppe Cerbone nella conferenza stampa di presentazione della mostra. "Abbiamo scelto di fare una mostra sulle foto italiane - ha spiegato il direttore dell'ANSA Luigi Contu - per regalare ai cittadini il nostro grande archivio, che comprende oltre quattro milioni di foto. E non avremmo potuto farlo, se non ci fossero i fotografi dell'ANSA che lavorano e rischiano giorno e notte, come successo sabato scorso per gli scontri di Roma". (di Michele Cassano) (ROMA, 19 OTTOBRE - ANSA)

FOTO ANSA: ANCHE GARIMBERTI E SCOLA AD INAUGURAZIONE
ANNUNZIATA, 'IN QUESTE FOTO ITALIA SEMBRA PAESE GLAMOUR'

- Tanti volti noti all'inaugurazione della mostra 'Fotografandoci', organizzata dall'ANSA, che aprirà domani al pubblico. Tra i presenti, il presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il regista Ettore Scola. "E' una bellissima iniziativa - ha detto quest'ultimo - per noi anziani ogni fotografia è una pagina di storia che ritorna, spero però che la vedano anche tanti giovani, perché queste immagini possono aiutare a capire anche la realtà di oggi". Tanti giornalisti hanno partecipato all'evento, tra i quali il direttore dell'Avvenire, Gian Maria Vian, e Sergio Lepri. " È una mostra bellissima, che racconta anni di cui sono stato diretto testimone" ha detto l'ex direttore dell'ANSA. Tra gli ospiti anche Roberto D'Agostino, Alberto Arbasino, Enrico Cisnetto e il presidente della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi: "Sono scatti che raccontano un pezzo di storia del nostro Paese attraverso la vita delle persone" ha detto il sindacalista. Secondo Lucia Annunziata, invece, "in queste foto l'Italia sembra un Paese glamour. C'è un perfetto equilibrio tra politica e non politica". Alla mostra anche Maria Rosaria Costa, vedova di uno degli agenti della scorta del giudice Falcone, scelta come simbolo della parte della mostra dedicata agli anni '90. (ROMA, 19 OTTOBRE - ANSA) ROMA, 18 OTTOBRE -

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