Una nuova condanna per un giornalista la cui colpa è quella di aver usato Twitter contro Erdogan. Questa volta ad essere finito nel mirino del premier turco è Mehmet Baransu editorialista del quotidiano Taraf, già in prigione con l’accusa di aver partecipato nel 2013 ad un presunto golpe ai danni del partito islamico di governo.
Il giornalista turco Mehmet Baransu è stato condannato a 10
mesi di carcere per aver insultato su Twitter
il presidente Recep Tayyip Erdogan quando era ancora primo ministro.
Il giornalista - ha riferito il sito di Hurriyet - è un editorialista del
quotidiano Taraf e si trova già in prigione nell'ambito dell'inchiesta del
golpe “Martello”, nome in codice di un presunto piano per un golpe militare ai
danni del partito islamico di governo, l'Akp di Erdogan, che risalirebbe al
2003.
Nel corso del processo Baransu si è dichiarato non colpevole e ha chiesto di
essere assolto sostenendo che ci sono otto account Twitter falsi con il suo
nome. “Alcuni tweet che non ho scritto sono considerati miei”, ha affermato il
giornalista, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto una pena di
addirittura sette anni. (AdnKronos/Aki - Ankara, 30 giugno 2015)