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Inpgi 21 Giu 2011

Andrea Camporese, Presidente dell'Adepp: "Nessun rischio per le pensioni dei professionisti"

I Presidenti delle Casse aderenti all’AdEPP respingono interamente i sospetti avanzati da notizie di stampa sul rischio di default delle previdenze dei professionisti italiani.Un incontro urgente con il Ministro Sacconi è stato richiesto dall’organismo che raggruppa gli Enti previdenziali dei professionisti, cui farà seguito un’iniziativa pubblica per chiarire quali passaggi e quali garanzie gli Istituti sono normalmente tenuti a dover fornire ai Ministeri incaricati del controllo, e soprattutto ai loro iscritti.

I Presidenti delle Casse aderenti all’AdEPP respingono interamente i sospetti avanzati da notizie di stampa sul rischio di default delle previdenze dei professionisti italiani.
Un incontro urgente con il Ministro Sacconi è stato richiesto dall’organismo che raggruppa gli Enti previdenziali dei professionisti, cui farà seguito un’iniziativa pubblica per chiarire quali passaggi e quali garanzie gli Istituti sono normalmente tenuti a dover fornire ai Ministeri incaricati del controllo, e soprattutto ai loro iscritti.

Una efficiente razionalizzazione dei controlli rappresenta un valore per il sistema e un’assunzione di responsabilità condivisa, tanto più preziosa, alla luce delle turbolenze dei mercati finanziari. Ma le metodologie di verifica e l’omogeneità dei dati devono essere stabilite in modo chiaro e coerente anche attraverso un confronto istituzionale con AdEPP.
“Abbiamo sei diverse fonti di controllo ministeriale e parlamentare, oltre la Corte dei Conti – afferma il Presidente dell’AdEPP Andrea Camporese – non vi sembrano garanzie sufficienti? Nonostante questi, siamo pronti a discutere da domani di un sistema di verifiche più profondo e a consegnare ai Ministeri competenti una proposta di codice di autoregolamentazione sugli investimenti a patto che, date le regole, entrambi, controllore e controllato, se ne attengano puntualmente”.
Dai Presidenti dell’AdEPP riuniti oggi esce ribadita la volontà di attenersi a condotte comuni in materia di investimenti, così come comune e unitaria deve essere la difesa dell’autonomia e della sostenibilità delle Casse non solo alla luce dei controlli ministeriali ma in particolare a tutela delle pensioni dei professionisti italiani.
Non esiste dunque alcun rischio “crack” nella previdenza privatizzata italiana, esistono tuttavia lentezze e farraginosità nel rapporto burocratico con i Ministeri di controllo. Un sistema di verifiche aggiornato, più efficiente, più tempestivo ed efficace per la tranquillità soprattutto di chi versa i contributi non è temuto semmai auspicato. Ma tutto deve svolgersi nella massima chiarezza di rapporto.
“Prima, durante e dopo la crisi finanziaria del 2008 tutte le Casse hanno fornito ogni ordine di informazione richiesta dagli innumerevoli organismi di controllo – conclude il Presidente Camporese – nessun rilievo formale è emerso, se non il richiamo alla prudenza che condividiamo in toto”.
Per questo l’AdEPP, in rappresentanza di tutte le Casse aderenti, intende organizzare a breve un’iniziativa pubblica che abbia un duplice valore: tecnico ed informativo.

@fnsisocial

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