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Il segretario generale Raffaele Lorusso
Vertenze 21 Mar 2017

Agenzie di stampa, la Fnsi al fianco dei giornalisti in assemblea: «Il governo lavori a una legge che eviti il bando»

Pieno sostegno ai colleghi delle agenzie e alle iniziative che sono pronti ad intraprendere per difendere i posti di lavoro. Lo ribadisce il segretario Lorusso che osserva: «La gara si può evitare, il governo si assuma la responsabilità  politica di presentare alle Camere un ddl da approvare in tempi brevi».

«Pieno sostegno ai giornalisti delle agenzie di stampa e alle iniziative che sono pronti a mettere in campo per difendere i posti di lavoro, a cominciare dal black out del flusso di notizie che andrà avanti per qualche ora». Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, si schiera al fianco dei colleghi che protestano contro l'annuncio del governo di voler procedere all'assegnazione dei fondi per i servizi delle agenzie di stampa tramite bando di gara europeo, suddiviso per lotti.

«Se non rivista – prosegue Lorusso – la decisione del governo rischia di mettere in crisi il settore dell’informazione primaria, con pesanti ripercussioni sul piano occupazionale e grave pregiudizio per un bene pubblico fondamentale, qual è appunto l’informazione. I margini per scongiurare un epilogo drammatico ci sono ancora».

Sul tema si è espresso anche il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, intervenuto nel corso del forum dell’Agi "Viva L'Italia". «È un tema delicatissimo – ha detto Cantone – sono in gioco valori costituzionali, posti di lavoro che vanno rispettati e la libertà di informazione: io ritengo che sia un fatto positivo per il nostro Paese avere tante agenzie perché il pluralismo è segnale di democrazia».

Una posizione che anche il segretario Lorusso considera condivisibile. «Si tratta di un settore delicato – rileva il segretario della Fnsi – che richiede certezze di regole e di risorse. Uniformarsi all’Europa, da questo punto di vista, deve significare mettere a punto e approvare in tempi brevi una legge di sistema, come già avvenuto in altri Paesi, e non certo procedere con un bando di gara europeo».

È pertanto opportuno che, pur nel rispetto della normativa vigente, «il governo – conclude Lorusso – si assuma la responsabilità politica di presentare alle Camere un ddl da approvare in tempi brevi, facendo in modo che le nuove norme per il settore entrino in vigore dal primo gennaio 2018 e prevedendo un regime transitorio per il secondo semestre del 2017».

PER APPROFONDIRE

Comunicato assemblea dei giornalisti dell'Ansa
L'assemblea dei giornalisti dell'Ansa denuncia, così come tutte le altre agenzie di stampa che oggi hanno tenuto contemporaneamente assemblee, i rischi che reca il bando di gara europeo per la fornitura di servizi di agenzia a Palazzo Chigi in termini di tutela per l’occupazione di salvaguardia del pluralismo e di autonomia del sistema informativo italiano. L'assemblea affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero da gestire anche di concerto con le altre agenzie prevedendo anche iniziative di protesta pubblica nei giorni di maggiore impatto sul sistema informativo. L'assemblea invita il cdr a intraprendere, in accordo la Fnsi, tutte le iniziative per incalzare il governo a recedere dalla scelta della gara europea e ad aprire un confronto vero. I giornalisti dell'Ansa danno mandato al Cdr di dotarsi di un parere legale a supporto di eventuali azioni a tutela della redazione.

Agi: Comunicato del Cdr
L'Assemblea dei redattori del'Agi, in contemporanea con quelle delle altre agenzie, si è riunita per discutere del bando europeo annunciato dal governo per i contratti di servizio con le agenzie di stampa. L'Assemblea esprime la massima preoccupazione per una scelta che, anche se non ancora ufficializzata, presenta aspetti allarmanti che mettono a serio rischio la tenuta dell'informazione primaria italiana e centinaia di posti di lavoro, con pesanti ricadute anche sul sistema previdenziale. In particolare, suscita apprensione la prospettiva di un'apertura della gara ad altri soggetti europei senza alcuna garanzia di reciprocità e con un aggravio del peso fiscale sulle aziende. L'informazione primaria su quanto avviene nel nostro Paese, che non è un prodotto assimilabile ad altri, rischia di non essere più realizzata in Italia. L'Assemblea, all'unanimità, dà pertanto pieno mandato al Cdr di intraprendere di concerto con gli altri Cdr delle agenzie tutte le iniziative di lotta atte a scongiurare questo scenario, affidandogli un primo pacchetto di scioperi di cinque giorni, da attuare, se necessario, anche in tempi brevissimi. L'Assemblea sollecita inoltre il Cdr a richiedere un incontro immediato dei rappresentanti della categoria con il ministro, Luca Lotti.

Comunicato dell'assemblea Adnkronos
I giornalisti dell'Adnkronos, riuniti oggi nell'assemblea convocata congiuntamente con le altre agenzie di stampa, ribadiscono l'allarme per le sorti del pluralismo dell'informazione e dei livelli occupazionali nel settore, dopo la decisione del governo di procedere con dei bandi di gara europei, per sostituire l'attuale regime di convenzioni che regola la fornitura dei servizi giornalisti delle agenzie. La redazione auspica che l'interlocuzione avviata con il governo da parte della Fnsi porti ad una riconsiderazione della questione attraverso un tavolo di confronto da avviare il prima possibile, nella prospettiva di una soluzione che individui tempi e strumenti adeguati per giungere ad una riforma del sistema senza compromettere valori essenziali come il pluralismo e il diritto costituzionalmente tutelato all'informazione e garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali. La gara europea, che tra l'altro non è giudicata indispensabile nemmeno dall'Anac, allo stato avverrebbe in assenza di reciprocità con gli altri Paesi europei. Inoltre, il bando europeo si annuncia già esposto a ricorsi in grado di paralizzare la procedura e, quindi, mettere a rischio la normale operatività delle aziende e delle redazioni. I giornalisti dell'Adnkronos pertanto proclamano lo stato di agitazione e affidano al Comitato di Redazione il mandato per ulteriori e più dure forme di lotta da esercitare, per tempi e modalità, di concerto con i Cdr delle altre agenzie.
Il documento è stato approvato all'unanimità.

Assemblea Radiocor Plus, Governo avvii subito ampio confronto
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 21 mar - L’assemblea dei giornalisti di Radiocor Plus, riunita in assemblea per discutere la preannunciata intenzione del Governo di passare dal sistema delle convenzioni con le agenzie di stampa a quello della gara europea, esprime profonda preoccupazione per una scelta che metterebbe a rischio il pluralismo dell’informazione e centinaia di posti di lavoro. Il settore dell’informazione primaria rischierebbe di subire conseguenze irreversibili da un sistema di aggiudicazione che mette l’informazione, bene costituzionalmente tutelato, sullo stesso piano di un prodotto industriale. I giornalisti di Radiocor Plus sollecitano l'immediata apertura di un ampio confronto con il Governo, anche con una proroga del regime attuale, per giungere alla messa a punto di un sistema appropriato per le forniture dei notiziari giornalistici, passando eventualmente per il varo di un provvedimento di settore, come evidenziato dal segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, e dal presidente dell’Anac, Raffaele Cantone. A supporto di questa posizione, l’assemblea dei redattori di Radiocor Plus conferisce al cdr un ampio mandato nell’ambito delle iniziative di protesta comuni delle agenzie di stampa.

Documento dell’assemblea di redazione di Askanews del 21/03/2017
L’assemblea dei redattori di Askanews esprime forte preoccupazione per l’incertezza che circonda la decisione del governo di ricorrere a un bando di gara europeo per l’assegnazione delle convenzioni alle agenzie di stampa. Al momento il governo non ha dato elementi concreti e precisi sulle garanzie di tenuta dei livelli occupazionali e del pluralismo e per questo aumentano i timori di una ricaduta pesante su un settore che già è in crisi e che è stato messo a dura prova dal blocco della direttiva Lotti e dalle controversie giudiziarie che ne sono seguite. L'informazione è un bene comune tutelato dalla Costituzione, come sottolineato all'articolo 1 della nuova legge sull'editoria. Non un qualsiasi prodotto "fungibile", da mettere a gara, tantomeno gara europea in assenza di qualsiasi reciprocità. Il richiamo del presidente dell'Anac, Raffaele Cantone e del segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, alla necessità di una “legge di sistema” per regolare le convenzioni tra governo e agenzie di stampa è la strada da seguire per evitare pericolosi salti in avanti che prestino il fianco a competitor esteri già tutelati dai loro governi. L’assemblea dei redattori di Askanews pertanto dà mandato al Cdr di continuare i tentativi di interlocuzione di concerto con gli altri Cdr delle agenzie e con la Fnsi con il governo per la condivisione di un percorso di superamento dell’attuale sistema delle convenzioni, ma che rispetti le esigenze del settore e garantisca l’occupazione e il pluralismo. Nello stesso tempo dà mandato al Cdr di valutare altre azioni ivi comprese tutte le tipologie di iniziative di lotta che dovessero rendersi necessarie nella condivisione con le altre agenzie di stampa, in caso dovesse naufragare l’ipotesi di un dialogo con Palazzo Chigi.
Approvato dall’assemblea all’unanimità

9Colonne: comunicato del Cdr
(9Colonne) Roma, 21 mar - L' assemblea della 9colonne, conclusasi la riunione di oggi martedì 21 marzo in contemporanea con gli stessi organi delle altre agenzie nazionali, esprime profonda preoccupazione per la gara europea con cui il governo intende sostituire il regime attuale di convenzioni per le agenzie di stampa. Si sottolinea infatti l' unicità di tale scenario in tutti Paesi membri della Ue e il pericolo che ne deriverebbe in termini di qualità dell' informazione, pluralismo della stessa e ricaduta occupazionale. Si ritiene pertanto opportuno sostenere l' interlocuzione avviata dalla Fnsi nei giorni scorsi con la presidenza del Consiglio e valutare, di concerto con i Cdr delle altre agenzie di stampa, ogni forma di lotta per scongiurare una decisione che avrebbe contraccolpi disastrosi. Al termine della seduta, l' assemblea della 9colonne ha quindi dato ampio mandato al Cdr di assumere tutte le forme di protesta che ritenga necessarie per scongiurare la cancellazione del sistema delle convenzioni per la fornitura dei servizi giornalistici delle agenzie e l' annunciata gara d' appalto europea indicata dal governo. L' assemblea di 9colonne ribadisce l'importanza e la peculiarità dell' informazione primaria italiana, sottolineando che la direzione intrapresa dal governo mina le fondamenta della nostra democrazia, annullandone qualità e pluralismo. (Red)

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