È morto a Milano, venerdì 18 febbraio 2022, il giornalista Andrea Leone. Da meno di tre settimane era ricoverato in ospedale per le conseguenze del Covid. Aveva 75 anni. Presidente della Casagit dal 2001 al 2009, Leone ha avuto a lungo una parte attiva anche nel sindacato.
È stato sposato con l'ex segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, dalla quale ha avuto una figlia, Alice. Lascia anche un altro figlio, Andrea, adottato sposando negli anni '80 la giornalista Paola Maghini, della quale era rimasto vedovo poco dopo il matrimonio.
Nato a Pescara, Leone ha sempre vissuto a Milano. Ha svolto il praticantato nel settimanale economico Successo e proseguito la carriera con esperienze professionali a Capital e nella redazione milanese della Stampa di Torino. Entrato alla redazione Ansa del capoluogo lombardo nel 1978, ne era uscito nel 1986 per far parte come caposervizio del team giornalistico del nascente quotidiano economico Italia Oggi, diretto da Marco Borsa. Dopo Italia Oggi, entra in Mondadori, dove lavora a Espansione e ad Auto Oggi.
Sempre intensa la sua attività sindacale, nella corrente di Nuova Informazione. Dal 1996 al 2001 fa parte del Cdr Mondadori. Dal 1997 al 2001 è vicepresidente Casagit, e dal 2001 al 2009 è presidente della Cassa sanitaria. Dal 2009 è pensionato Inpgi e delegato all'assemblea nazionale Casagit, dal 2011 per alcuni anni è stato anche consigliere nazionale della Fnsi.
«Andrea è rimasto legato a Casagit fino all'ultimo – sottolinea Gianfranco Giuliani, attuale presidente della mutua – svolgendo un ruolo di garanzia come coordinatore della Commissione elettorale e seguendo passo a passo con attenzione e discrezione le complesse fasi di trasformazione in società di mutuo soccorso. Ci mancherà».
«La scomparsa di Andrea Leone - osserva Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi - lascia tutti sgomenti. È andato via un collega, un amico, una persona perbene e leale, mai sopra le righe, ma sempre in prima linea nelle battaglie sindacali, pronto a sostenere le ragioni degli ultimi. Siamo vicini al dolore dei familiari».