CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Lutto 22 Set 2015

Addio ad Achille Lega, inviato di genio e sindacalista esperto e appassionato

L’Associazione lombarda dei giornalisti dà l’ultimo saluto al collega Achille Lega, per anni dirigente sindacale e più volte consigliere dell’Ordine in Lombardia e nel consiglio nazionale. Alla famiglia, ai tanti colleghi e amici che lo hanno conosciuto e apprezzato, il cordoglio e la vicinanza della Fnsi. 

L’Associazione lombarda dei giornalisti dà l’ultimo saluto al collega Achille Lega, per anni dirigente sindacale e più volte consigliere dell’Ordine in Lombardia e nel consiglio nazionale. Alla famiglia, ai tanti colleghi e amici che lo hanno conosciuto e apprezzato, il cordoglio e la vicinanza della Fnsi. 

“Era uno di quei giornalisti che riescono a conciliare una passione totale per il mestiere con l’impegno nel sindacato e negli organismi di categoria. Era arrivato alla professione da intellettuale, appassionato di questioni civili: la sua idea di società era legata ad Federalismo europeo, movimento liberal-democratico che mirava ad un futuro di pace e libertà, contro i nazionalismi che avevano avvelenato il primo Novecento e anche contro tutte le ideologie totalitarie”. Così l’Associazione lombarda giornalisti ricorda Achille Lega, per anni impegnato negli organismi di categoria.
“Agli esordi lavorò a New York, per l’ANSA, e conobbe da vicino quel giornalismo forte e indipendente, tanto diverso da quello nostrano dell’epoca, dove i giornali avevano sempre una proprietà imbarazzante e invadente (“voci passive di bilanci attivi”). Poi passò al Giorno come inviato. Il quotidiano diretto da Italo Pietra era di proprietà dell’ENI, ma portava nell’informazione un’aria nuova: inchieste, reportages, denunce. Lega vi lavorò per vent’anni come inviato. Tra l’altro seguì nel 1974 gli sviluppi della strage di Brescia e due anni dopo pubblicò – insieme a Giorgio Santerini inviato del Corriere – il libro-inchiesta Strage e Brescia potere a Roma: trame nere e trame bianche, una delle prime iniziative di approfondimento senza reticenze sui misteri d’Italia.
Al Giorno fece parte per anni del CdR, conducendo continue battaglie sia in difesa dei colleghi, sia per il mantenimento dell’anticonformismo originario della testata, che la politica voleva moderare, se non proprio spegnere. Lega fece parte con Tobagi e Santerini al gruppo di giornalisti milanesi che fondarono nel 1978 la corrente sindacale Stampa Democratica, accolta all’inizio da grandi polemiche perché nasceva da una scissione del correntone che allora si chiamava Rinnovamento.
Assunse poi incarichi nell’Ordine e nel sindacato, sempre su sollecitazione dei colleghi perché per carattere non cercava cariche. Tra gli anni ’80 e ’90 fu più volte consigliere dell’Ordine in Lombardia e nel consiglio nazionale. Infine, già in pensione, accettò per parecchi anni di presiedere il Collegio dei probiviri dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, mettendo così a disposizione della categoria la sua non comune esperienza di lavoro, sommata a quella di chi attorno al mestiere di informare aveva continuamente meditato, discusso e anche sostenuto memorabili polemiche.
Il servizio funebre in memoria di Achille Lega – ricorda infine l’Alg – sarà celebrato mercoledì 23 settembre, a Milano, nella sede della Casa di Riposo Saccardo, in via Saccardo 47”.

@fnsisocial

Articoli correlati