È morto a Bologna, all'età di 72 anni, Rocco Di Blasi, per anni inviato e poi responsabile delle redazioni di Napoli e di Bologna dell'Unità. Era malato da tempo. Salernitano, Di Blasi aveva mosso i primi passi come giornalista nella sua terra d'origine, prima di lavorare a Napoli, Roma e Bologna. Fu attivo nell'informazione a tutela dei consumatori, fino a diventare direttore di quello che sarebbe stato il settimanale il Salvagente.
«Quando nel 1992 accettò la proposta di dirigere il giornale – si legge su ilsalvagente.it – arrivò in una redazione in cui non tirava certo l'aria di euforia che normalmente ci si aspetterebbe in un giornale che sta per nascere. L'editore (lo stesso dell'Unità) aveva deciso di rompere con la precedente direzione e per Rocco si trattava di una scommessa e un'esperienza totalmente nuova: passare dalla cronaca di un grande quotidiano alla direzione di un giornale specializzato nei diritti del consumatore che però aprisse le sue finestre anche sull'attualità».
Un ricordo, quello dei lavoratori del Salvagente, riconoscente e appassionato. «Ascoltò tutti noi, grafici, giornalisti e poligrafici; non si portò nessuno da fuori (a eccezione della sua vice, Anna Morelli) e ci coinvolse da subito nel folle progetto di fare 'il settimanale dei diritti, dei consumi e delle scelte' che avrebbe dovuto essere traghettato per un breve periodo dall'Unità per poi uscire autonomamente, con un altro editore», scrive Riccardo Quintili.
«Non ha mai sottovalutato il lato umano di ogni persona che lavorasse con lui. Una guida per i più giovani – aggiunge – e un appoggio per chiunque avesse un problema, lavorativo o personale. Di lui sono tante le cose che tornano in mente a chi ha avuto la fortuna di lavorargli accanto. Sarebbe impossibile elencarle tutte. A te, ognuno di noi deve molto, ciao Rocco».