È morto Giulietto Chiesa. Ne dà notizia Vauro sulla sua pagina Facebook. «Non riesco ancora a salutarlo», scrive. «Ricordo ancora i suoi occhi lucidi di lacrime a Kabul, davanti ad un bambino ferito dallo scoppio di una mina. È morto un uomo ancora capace di piangere per l'orrore della guerra. I suoi occhi sono un po' anche i miei».
Giulietto Chiesa, che con Vauro ha a più riprese collaborato, era nato il 4 settembre 1940 ad Acqui Terme. Dirigente della Federazione giovanile Comunista italiana, corrispondente da Mosca per l'Unità e La Stampa, ha scritto molti libri sull'Unione Sovietica, la guerra e la globalizzazione, come "La guerra infinita". Nel 2003 è stato eletto al Parlamento Europeo.
Il cordoglio del sindacato dei giornalisti russi: «Una perdita per chiunque si riconosca nei valori della libertà di espressione»
«A nome dell'Unione dei giornalisti russi esprimo a voi, alla famiglia della Fnsi, e a tutti i giornalisti italiani le nostre più sentite condoglianze per la morte di Giulietto Chiesa». Lo scrive Vladimir Solovyov, presidente del sindacato russo Ruj, in un messaggio al segretario generale della Federazione nazionale della Stampa Italiana, Raffaele Lorusso.
«Per molti anni - prosegue Solovyov - Giulietto Chiesa è stato un sincero amico dei cittadini sovietici e russi. Per i tanti che ammiravano il suo talento egli era un simbolo di professionalità e la personificazione dei più alti standard della tradizione giornalistica italiana. La sua morte è una perdita per chiunque si riconosca nei valori della libertà di espressione e del giornalismo in Italia, Russia e nel mondo».