CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Ettore Mo nel 2015 (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Lutto 10 Ott 2023

Addio a Ettore Mo, il decano degli inviati di guerra

Il giornalista si è spento all'età  di 91 anni. Ha lavorato per il Corriere della Sera sin dal 1962, raccontando i principali conflitti.

È morto a 91 anni il giornalista, storico inviato di guerra del Corriere della Sera, Ettore Mo. Era nato a Borgomanero il primo aprile del 1932.

A dare la notizia della morte è stato nella notte il sito web del Corriere della Sera, il giornale per cui aveva lavorato sin dal lontano 1962. Si era occupato per oltre 10 anni di musica e teatro. Poi dal 1979, iniziò la sua carriera da inviato che lo renderà una delle firme più importanti dei reportage di guerra. L'allora direttore del quotidiano di via Solferino, Franco Di Bella, lo spedì infatti dalla redazione spettacoli nel bel mezzo della rivoluzione khomeinista a Teheran. Da quel momento non si sarebbe più fermato. Dall'Afghanistan al Nicaragua, dalla Liberia al Messico, dalla Cambogia a Cuba divenne testimone eccezionale di guerre e conflitti ultradecennali.

Le storie, gli incontri, le interviste di Mo, tutte realizzate sempre e solo recandosi in prima persona nei luoghi dove i fatti accadevano, e scritte con stile chiaro, asciutto, senza fronzoli, sono state un prezioso contributo alla conoscenza degli angoli più remoti del nostro pianeta. Spesso i suoi racconti sono stati poi pubblicati in volumi.

Nel corso della sua lunga carriera aveva seguito in prima persona i principali eventi di politica estera e si era affermato come uno dei massimi conoscitori dell'Afghanistan. Firma molto autorevole e considerato il decano degli inviati nei teatri di guerra, Mo aveva conosciuto e intervistato alcuni fra i grandi del Novecento, con interviste rimaste nella storia e non sempre legate soltanto al racconto degli scenari internazionali: da madre Teresa di Calcutta al direttore d'orchestra austriaco Herbert von Karajan, a Luciano Pavarotti.

Nella sua lunga carriera, Mo aveva ottenuto numerosi riconoscimenti professionali, tra cui il Premio Saint Vincent (1982), il Premio Ilaria Alpi (1997) e l'Ordine al merito della Repubblica Italiana (2003). Aveva scritto regolarmente per il Corriere della Sera sino al 2011. (Adnkronos, 10 ottobre 2023)

@fnsisocial

Articoli correlati