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Il giornalista Claudio Carabba (Foto: assostampa.org)
Lutto 16 Nov 2020

Addio a Claudio Carabba, maestro di critica cinematografica. Il cordoglio dell'Assostampa Toscana

«Ci piace ricordarlo per la sua umanità , la sua simpatia, la sua intelligenza. E il suo impegno sindacale nel Cdr de La Nazione dove, fra gli anni '70 e '80, seppe portare una ventata di novità  rivendicando anche quell'autonomia professionale che purtroppo, anche oggi, in non poche redazioni, non è difesa con la grinta che lui sapeva manifestare», commenta il sindacato regionale.

Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana, «con profonda commozione, ma possiamo dire anche con le lacrime agli occhi, partecipano al dolore della moglie Giovanna e del figlio Enzo, per la morte del collega Claudio Carabba». Carabba, 77 anni, si legge in una nota dell'Ast, «era considerato, a giusta ragione, un maestro della critica cinematografica. Cresciuto giornalisticamente a La Nazione, dove cominciò a scrivere al fianco di un altro grande esperto come Sergio Frosali, passò poi a Paese Sera, all'Europeo e al Corriere della Sera, continuando a collocarsi fra coloro che, con spirito acuto e anticonformista, hanno saputo valorizzare il cinema italiano. Anche celebrandolo, recentemente, nel ricordo di personaggi assoluti come Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Pupi Avati».

Figlio di un magistrato, Enzo Fileno Carabba, che fu anche procuratore capo della Repubblica a Firenze, e padre di uno scrittore, che si chiama Enzo come il nonno, Claudio Carabba, detto affettuosamente "Ciccio", «è stato per noi colleghi dell'Associazione Stampa Toscana un vero grande amico. In un giorno tristissimo – aggiunge il sindacato regionale – ci piace ricordarlo per la sua umanità, la sua simpatia, la sua intelligenza. E il suo impegno sindacale nel Cdr de La Nazione dove, fra gli anni Settanta e Ottanta, seppe portare una ventata di novità rivendicando anche quell'autonomia professionale che purtroppo, anche oggi, in non poche redazioni, non è difesa con la grinta che lui sapeva manifestare. "Ciccio" era molto vicino all'Ast: nelle ultime settimane, nonostante un brutto incidente, aveva ripetutamente scritto per confortarci nelle lotte sindacali ormai presenti tutti i giorni. E per darci la sua approvazione. Caro "Ciccio", ci mancherai tanto».

Interprete del movimento di rinnovamento che ha attraversato il sindacato dei giornalisti negli anni Settanta, Carabba è stato anche delegato ai Congressi della Stampa italiana di Rimini (1974), Taormina, Pescara e Bari (1981). Alla famiglia, ai colleghi e amici che hanno potuto conoscerlo e apprezzarlo la vicinanza della Federazione nazionale della Stampa italiana.

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