Oggi, venerdì 3 novembre, il mondo saluta Daphne Caruana Galizia. «Siamo rimasti tutti inorriditi dal fatto che la nota e stimata giornalista maltese abbia perso la vita il 16 ottobre in un atto criminale di indicibile brutalità», scrive in un messaggio la Commissione europea.
La carriera di Daphne Caruana Galizia è durata oltre 30 anni. È stata una pioniera del giornalismo investigativo a Malta e «la sua capacità di accendere il dibattito – prosegue la Commissione – è la testimonianza del successo della sua attività e della sua dedizione al perseguimento della verità».
Il presidente Juncker e la Commissione europea esprimono poi «nei termini più forti possibili» la condanna del brutale gesto costato la vita alla reporter: «Il diritto di un giornalista di indagare, di porre domande scomode e di denunciare è al centro dei nostri valori e deve essere garantito in ogni momento», commentano.
In questa giornata di lutto nazionale, «i nostri pensieri e cuori sono con il popolo di Malta, e soprattutto con la famiglia di Daphne Caruana Galizia, i suoi colleghi e gli amici», conclude la Commissione.
Su richiesta del presidente Juncker, le bandiere della sede della Commissione a Bruxelles sventoleranno a mezz'asta in onore di Daphne Caruana Galizia e di tutti coloro che hanno dato la loro vita per la libertà di parola.
Sull'isola, intanto, l'unico rappresentante istituzionale presente ai funerali, personalmente invitato dai tre figli e dal marito della giornalista assassinata, è il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, che li aveva voluti ospiti della sessione plenaria dell'assemblea comunitaria di Strasburgo lo scorso 24 ottobre.