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Internazionale 13 Nov 2006

A Beirut conferenza sulla liberta’ di stampa nel mondo arabo

Il primo ministro libanese Fouad Siniora, il premio Pulitzer ed editorialista del New York Times Thomas Friedman e il collega David Ignatius del Washington Post: queste alcune delle personalità che il 10 e l’11 dicembre prossimi prenderanno parte alla conferenza internazionale sulla libertà di stampa nel mondo arabo.

Il primo ministro libanese Fouad Siniora, il premio Pulitzer ed editorialista del New York Times Thomas Friedman e il collega David Ignatius del Washington Post: queste alcune delle personalità che il 10 e l’11 dicembre prossimi prenderanno parte alla conferenza internazionale sulla libertà di stampa nel mondo arabo.

Il meeting, che si terrà a Beirut, è stato organizzato dall’Associazione mondiale dei quotidiani (Wan) e dal giornale libanese An-Nahar. “Media in pericolo – Stampa sotto assedio” è il titolo dell’evento, promosso in seguito all’escalation degli attacchi nei confronti dei giornalisti libanesi, dei quali è rimasto vittima fra gli altri Gebran Tueni, editore di An-Nahar e membro della Wan, ucciso nel dicembre scorso da una bomba collocata sul ciglio di una strada. A lui è stato intitolato il premio “Gebran Tueni Award”, che ogni anno sarà consegnato a un direttore o editore di un giornale arabo, il quale abbia tenuto alti i valori di una stampa libera. Il riconoscimento, che include anche un finanziamento di 10 mila euro per la testata, viene assegnato al personaggio le cui pubblicazioni riflettano un profondo attaccamento alla libertà e all’indipendenza della stampa, oltre che il coraggio, la leadership e l’ambizione per la ricerca di alti standard professionali e manageriali. La conferenza di Beirut è il prosieguo della serie di incontri della Wan dedicati ai “media in pericolo”, che si tengono negli stati o nelle zone dove la violenza nei confronti dell’informazione è ormai divenuta endemica. I tre precedenti incontri della Wan si erano tenuti a Bogotà, nella regione basca della Spagna e in Kirghizistan, in rappresentanza di tutte le repubbliche centroasiatiche. (9Colonne)

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