«Dalla parte delle donne anche al tempo dell'emergenza. Ligi alle distanze di sicurezza, ma sempre contro il virus del femminicidio e dell'intolleranza e dell'utilizzo delle parole come pietre per uccidere differenze e diversità. Alla vigilia dell'8 marzo abbiamo voluto ricordare il Manifesto di Venezia per rinnovare l'impegno preso il 25 novembre 2017: "Cambia il linguaggio e libera le parole dalla violenza"». Lo affermano Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, e Gianluca Amadori, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, che si sono ritrovati nella "casa delle giornaliste e dei giornalisti", in campo San Polo a Venezia, per una foto simbolica delle tante iniziative in programma per la Festa della donna e sospese in ottemperanza alle disposizioni ministeriali per il contenimento del contagio da Covid 19.
PER APPROFONDIRE
Il testo del Manifesto di Venezia, sottoscritto da centinaia di giornaliste e giornalisti, è pubblicato qui.