2 Giugno, la Polizia blocca la troupe di La7 e sequestra la cassetta. Cdr La7: "Un atto gravissimo". Serventi: "E' la conferma che il clima è troppo teso". Tucci (Ordine): "Il diritto di cronaca non va limitato". Natale (Usigrai): "Le scuse non cancellano la gravità dell'episodio"
''E' stata bloccata dalla polizia una troupe de La7 ed e' stata sequestrata la cassetta che riprendeva come erano stati fermati cinque nostri compagni in piazza Venezia''. Lo ha detto uno dei leader dei disobbedienti, Guido Lutrario, dal megafono in via Labicana. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, i cinque avrebbero scavalcato una recinzione, con l'obiettivo di mostrare una bandiera della pace. ''I giornalisti - ha concluso Lutrario - non sono stati picchiati dai black bloc, ma dalle forze dell'ordine''. Al presidio sono presenti anche la parlamentare del Prc Elettra Deiana e la collega di partito Patrizia Sentinelli, consigliere comunale di Roma. (ANSA). ''Con che autorita' alcuni poliziotti hanno sequestrato la cassetta video di un operatore di La7 che stava girando durante i tafferugli nei pressi di via dei Fori Imperiali?''. Gianfranco Pagliarulo, senatore dei Comunisti italiani, definisce ''gravissimo'' l'episodio nei confronti dei giornalisti e del diritto all'informazione, chiede chi abbia dato istruzioni in tal senso e si rivolge al ministro dell'Interno. ''Pisanu intervenga immediatamente - afferma infatti - e punisca i responsabili''. Pagliarulo chiede anche l'intervento del presidente dell'ordine dei giornalisti. ''La cassetta venga restituita - dice - Lasciamo questi episodi alla memoria che ci ricorda le pratiche quotidiane delle dittature sudamericane''. (ANSA). Le immagini del fermo di due manifestanti, riprese dal Tg La 7, saranno trasmesse nelle varie edizioni delle news in giornata. Lo annuncia la direzione del tg, ricordando che dopo il sequestro, avvenuto ''con modi alquanto bruschi'', la cassetta e' stata riconsegnata ala giornalista della 7. ''Questa mattina, nel corso delle contestazioni alla parata del 2 giugno nei pressi di Piazza Venezia - si legge in una nota della direzione del tgLa7 - , alla collega Paola Mascioli che stava seguendo gli eventi per il nostro telegiornale e' stata sequestrata la cassetta con le immagini del fermo di due manifestanti. Cio' e' avvenuto - rileva la direzione - con modi alquanto bruschi, da parte di un funzionario di Ps che ha dapprima strappato la telecamera dalle mani dell'operatore e poi ha sequestrato la cassetta. Circa tre quarti d'ora dopo la cassetta e' stata restituita alla collega che si e' recata in commissariato dove e' stata identificata''. ''La direzione del Tg - conclude la nota - si e' immediatamente messa in contatto con la questura di Roma per chiedere spiegazioni e con il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Bruno Tucci, per comunicargli quanto accaduto. Le immagini saranno trasmesse nelle edizioni del Tg''. (ANSA). Il sequestro della cassetta alla giornalista de La 7, poi restituita dalle forze dell'ordine, ''non puo' trovare giustificazione alcuna e rischia di inserirsi in un clima di progressiva intolleranza nei confronti di tutti quei giornalisti che stanno cercando, da settimane e settimane, di impedire un progressivo oscuramento attorno ai grandi temi della guerra e della pace''. Cosi' Art.21 esprime solidarieta' a redattori e cameramen dell'emittente tv. ''Ci auguriamo - afferma l'associazione - che lo stesso ministero degli Interni e le forze di polizia vogliano prendere le distanze in modo inequivocabile da questo e da altri episodi che non possono essere tollerati in un paese civile e libero''. Art.21 si augura che, in occasione anche delle prossime manifestazioni del 4 giugno, ''tutte le emittenti italiane vogliano illuminare a giorno le manifestazioni anche per impedire ai provocatori di ogni colore e di ogni risma, che certo non mancheranno, di trasformare di inquinare e di stravolgere le ragioni di una grande giornata della pace''. (ANSA). Il comportamento della polizia nei confronti della giornalista de La 7 ''non puo' essere giustificato perche' il diritto di cronaca in un paese democratico non puo' essere limitato per nessuna ragione''. E' il commento del presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio Bruno Tucci sull'episodio che ha coinvolto la giornalista Paola Mascioli. ''Il 'caso' della giornalista Paola Mascioli - sottolinea Tucci - alla quale durante la sfilata del 2 giugno e' stata sequestrata una cassetta si e' risolto alla fine positivamente''. Ma, aggiunge il presidente dell'Ordine del Lazio, ''in un momento assai delicato per la vita del Paese, questi soprusi debbono essere evitati e per tale motivo l'Ordine dei giornalisti del Lazio si rivolge al ministro degli Interni perche' emani precise disposizioni di modo che in futuro non si ripetano piu' episodi che limitino o impediscano il diritto all'informazione''.(ANSA). ''L'episodio del sequestro della cassetta video alla troupe de La7, pur parzialmente chiarito dalle autorita' di polizia, preoccupa per il clima di estrema tensione nel quale si vive ormai da giorni a Roma e che rischia di aggravarsi con l'arrivo del presidente degli Stati Uniti''. Lo ha sottolinato il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Paolo Serventi Longhi. ''Il mondo dell'informazione - prosegue il segretario Fnsi - e' mobilitato per seguire questo importante evento sia nei momenti istituzionali sia per quanto riguarda le annunciate manifestazioni di protesta. Occorre che chi ha la responsabilita' di garantire l'ordine pubblico dimostri grande senso di responsabilita' e di equilibrio assicurando a tutti i media ed ai giornalisti piena agibilita' e possibilita' di movimento. E' opportuno che siano date precise istruzioni in questo senso alle forze dell'ordine, il cui difficile ed importante lavoro deve sempre avvenire nel rispetto del diritto alla libera informazione''. (ANSA). ''Il diritto-dovere di testimoniare i fatti, con le immagini e con le parole, non puo' subire lesioni cosi' plateali e immotivate''. Lo sostiene il segretario dell'Usigrai Roberto Natale che esprime alla giornalista de La7 la solidarieta' dei giornalisti del servizio pubblico. Chi lede il diritto di cronaca, sottolinea il segretario Usigrai, ''si assume la responsabilita' di inasprire ulteriormente un clima gia' carico di tensione''. Per Natale, ''le scuse della Questura di Roma attenuano ma non cancellano la gravita' dell'episodio che stamattina ha visto coinvolti i colleghi de 'La 7', ai quali va la solidarieta' anche dei giornalisti della Rai''. (ANSA). Un ''episodio gravissimo'', che conferma il fatto che ''puntare alla completezza di un'informazione pluralista che dia voce a tutti per i giornalisti italiani e' sempre piu' difficile'': cosi' il comitato di redazione de La 7 sulla vicenda della cassetta momentaneamente sequestrata alla giornalista Paola Mascioli. ''Non e' purtroppo una novita' - scrive il cdr in una nota - che puntare alla completezza di un'informazione pluralista che dia voce a tutti, per i giornalisti italiani e' sempre piu' difficile. Ma quando gli ostacoli a una corretta informazione arrivano da chi dovrebbe tutelare i diritti e l'incolumita' di tutti i cittadini la faccenda si fa preoccupante''. ''Tra i principi costituzionali che le forze dell'ordine hanno il dovere di difendere - sottolinea ancora il comitato di redazione - c'e' anche quello sancito dall'articolo 21: 'Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non puo' essere soggetta ad autorizzazioni o censure'. Il gravissimo episodio accaduto stamane ai danni della collega Paola Mascioli testimonia di un clima di ingiustificata tensione tra le forze dell'ordine che non giova certo al corretto svolgimento degli avvenimenti in programma nei prossimi giorni''. (ANSA).