E' ormai guerra aperta tra Rupert Murdoch e New York Times per il predominio nei media: in vista del lancio dell'edizione newyorchese del Wall Street Journal, la News Corp ha annunciato una politica dei prezzi stracciati per le pubblicità che compariranno sul quotidiano dell'alta finanza e sul tabloid New York Post.
L'iniziativa fa parte "di un aggressivo attacco al New York Times¯, riporta oggi il Financial Times. Il lancio dell'edizione newyorchese del Wall Street Journal è in programma il 26 aprile.
In buona sostanza la News Corp darà via quasi gratis i suoi spazi pubblicitari: gli sconti previsti, secondo Il Financial Times (News Corp non ha confermato), sono compresi tra il 79 e l'83 per cento per una inserzione di una intera pagina. La strategia ricorda la guerra dei prezzi usata dallo stesso Murdoch a metà anni Novanta in Gran Bretagna tagliando il costo del Times e del Sun e più in generale le tattiche spregiudicate usate dal tycoon australiano per allargare il suo impero mediatico da Sydney a Londra e da Londra a New York. Secondo un esperto americano quelli offerti in questi giorni sono "gli sconti più grossi visti quest'anno": in una proposta vista dal Financial Times News Corp offrirà una
inserzione di una pagina sul Wall Street Journal più una sul New York Post a 19 mila dollari, quando il costo normale sarebbe di quasi centomila. L'iniziativa è rivelatrice di quanto serie siano le intenzioni di Murdoch quando parla di voler far fuori la concorrenza e soprattutto il New York Times, un quotidiano da oltre un secolo e mezzo è nelle mani della famiglia Sulzberger. E' un progetto per cui il miliardario australiano non bada a
spese: Murdoch ha messo in bilancio 30 milioni di dollari in questo e nel prossimo anno fiscale per finanziare l'edizione di New York del Wall Street Journal. La nuova sezione, in media di 12 pagine, debutterà con uno staff di 35 persone e includerà articoli di cultura, spettacoli, sport e sul settore immobiliare. La sezione metropolitana è l'ultima nella svolta del Wall Street Journal da testata esclusivamente finanziaria a 'normale' quotidiano: durante la gestione Murdoch la 'bibbia' di Wall Street, acquistata tre anni fa dalla famiglia Bancroft, ha introdotto una pagina sportiva quotidiana e un magazine patinato bisettimanale, oltre a rafforzare la copertura all'estero e della politica di Washington. (ANSA)