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Unione Europea 03 Ago 2009

Venezuela e “delitti mediatici” di Chavez: dura condanna Fnsi con Federazione Latino Americana (Fepalc) e Ifj

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana sostiene con forza e con tutti gli strumenti possibili l’opposizione della Federazione dei Giornalisti dell’America Latina e dei Caraibi (Fepalc) al progetto di legge di Ugo Chavez che vuole introdurre la categoria dei “delitti mediatici”, prevedendo dure condanne penali contro giornalisti ed editori liberi.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana sostiene con forza e con tutti gli strumenti possibili l’opposizione della Federazione dei Giornalisti dell’America Latina e dei Caraibi (Fepalc) al progetto di legge di Ugo Chavez che vuole introdurre la categoria dei “delitti mediatici”, prevedendo dure condanne penali contro giornalisti ed editori liberi.

Questo progetto, cui si aggiunge la decisione di chiudere 34 emittenze radiofonicheè una deriva da oscuro regime, quella del presidente venezuelano, che deve essere sconfitta da una incisiva azione di denuncia internazionale, cui la Fnsi partecipa attivamente con la Fepalc, che sostiene da un decennio nelle sue lotte per l’indipendenza dell’informazione, e con la IFJ, la Federazione Internazionale dei Giornalisti di cui entrambe fanno parte. Quella di Chavez è una iniziativa autoritaria, di carattere totalitario,che nulla ha a che vedere con i suoi propositi anti imperialisti.
La proposta di legge sui delitti mediatici attribuisce al suo potere ogni decisione per stabilire cosa sia l’informazione “falsa”,“manipolata”, o “deformata”, “dannosa per la pace sociale, la stabilità delle Istituzioni, la salute mentale o la morale pubblica”.
Chiunque potrà essere accusato di violazioni di questo genere e perciò finire in carcere per un minimo di 6 mesi e fino a 4 anni. Sarebbe un colpo mortale per la democrazia venezuelana e un attacco enorme ai diritti fondamentali dell’uomo.
Giustamente la Federazione dei Giornalisti Latinoamericani ha denunciato che le restrizioni alla libera circolazione delle notizie, delle idee e delle opinioni hanno come risultato l’imposizione arbitraria di un’informazione a senso unico, di regime; un indirizzo in netto contrasto con l’articolo 8 della dichiarazione di principi sulla libertà di espressione della Commissione interamericana dei diritti umani, che rafforza, invece, la protezione del lavoro e delle fonti dei giornalisti e la loro autonomia.
L’allarme della Federazione dei Giornalisti dell’America Latina e dei Caraibi (Fepalc) è sostenuto in pieno dalla Fnsi, che concorre anche con propri strumenti alla sua attività in tutta l’area, affinchè siano rispettati i parametri della legislazione internazionale sulla libertà di espressione e sulle garanzie del libero esercizio dell’attività giornalistica.

@fnsisocial

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