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Appuntamenti 13 Mag 2009

Venerdì 19 giugno manifestazione pubblica a Torino per ricordare Cesare Roccati

Un anno fa moriva Cesare Roccati, personalità di spicco nel giornalismo non solo torinese per i suoi numerosi incarichi di rappresentanza nella categoria. Aveva 66 anni e nel 2002 era andato in pensione per dedicarsi alla pittura e alla scultura. Aveva ereditato l'amore per l'arte dal padre Luigi, affermato pittore.

Un anno fa moriva Cesare Roccati, personalità di spicco nel giornalismo non solo torinese per i suoi numerosi incarichi di rappresentanza nella categoria. Aveva 66 anni e nel 2002 era andato in pensione per dedicarsi alla pittura e alla scultura. Aveva ereditato l'amore per l'arte dal padre Luigi, affermato pittore.

I suoi esordi giornalistici sono legati a una storica testata, "la Gazzetta del Popolo", ma la sua carriera si è compiuta a "La Stampa" dove, per molti anni, è stato caporedattore nel settore economico-sindacale. Figura di primo piano, si è subito affermato come punto di riferimento forte per i colleghi per le sue doti di umanità, oltre che di competenza professionale. Era stato Presidente dell'Associazione Stampa Subalpina dall'85 all'89 e dell'Ordine dei giornalisti piemontesi dal '92 al '95 e consigliere nazionale dell'Ordine medesimo. Ma al di là delle cariche elettive non ha mai smesso il suo impegno a favore delle fasce più deboli del giornalismo e soprattutto dei giovani. Ha partecipato da protagonista alle esperienze di "Rinnovamento", del "Gruppo di Fiesole" e di "Autonomia e Solidarietà". E ovviamente è stato eletto nei CdR dei giornali dove ha lavorato. Credeva e fino all'ultimo si è battuto per un giornalismo rispettoso dei diritti delle persone, sia sotto l'aspetto sindacale, all'interno delle redazioni, sia come strumento culturale di crescita della società civile. Sarà ricordato nel corso di una manifestazione pubblica venerdi 19 giugno,alle ore 19, presso la "Fabbrica delle e", a Torino, in Corso Trapani, 91/b. Porteranno la loro testimonianza i colleghi Roberto Bellato, Sandro Casazza, Dario Cresto-Dina, Cesare Martinetti, Ezio Mauro, Sergio Miravalle, Francesca Paci, Alberto Papuzzi, Gianni Riotta, Cynthia Sgarallino, Vittorio Sabadin, don Luigi Ciotti e tutti gli amici.

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