Dopo la recente approvazione da parte del Ministro del Lavoro della riforma previdenziale Inpgi, è cessato anche il blocco operato dalla Fieg nei confronti del provvedimento proposto dall’Ente per favorire il riassorbimento dei giornalisti disoccupati e cassaintegrati.
Oggi infatti il Ministero del Lavoro, sempre sulla base del parere del Consiglio di Stato reso il 19 aprile scorso, ha approvato la delibera dell’Istituto, varata dal Cda dieci mesi or sono, il 23 giugno 2006. Il provvedimento dell’Ente previdenziale prevede che qualora un editore assuma, con un contratto a termine di un anno, un giornalista iscritto nelle liste di disoccupazione e cigs, tenute a cura della Fnsi e della Fieg, anziché corrispondere contributi Ivs (invalidità, vecchiaia e superstiti) pari al 20,28% della retribuzione, debba pagare soltanto 12 euro mensili. Inoltre il beneficio contributivo sarà assicurato per ulteriori 12 mesi, qualora l’azienda trasformi successivamente l’originario contratto a termine di un anno, in un rapporto stabile, a tempo indeterminato. Il numero massimo di assunzioni di disoccupati che ogni editore potrà stipulare con il consistente sconto contributivo, sarà pari al 10% dei giornalisti professionisti, praticanti e pubblicisti che facciano già parte, in modo stabile, dell’azienda. Ulteriori agevolazioni sono previste per quegli editori che da subito procederanno all’assunzione di giornalisti (provenienti sempre dalle liste di disoccupati e cassaintegrati tenute dalla Commissione paritetica Fnsi-Fieg) a tempo indeterminato. In questo caso le aziende – oltre a poter fruire di assunzioni a termine agevolate entro il limite del 10% del corpo redazionale cui sia applicato un contratto di lavoro stabile – avranno la possibilità di accedere ad ulteriori assunzioni agevolate per 24 mesi, e nel numero massimo pari al 40% dei dipendenti giornalisti a tempo indeterminato. In entrambi i casi, qualora l’assunzione riguardi giornalisti dimissionari, l’agevolazione contributiva sarà accordata a condizione che i colleghi risultino iscritti nelle liste Fnsi – Fieg da almeno sei mesi. Essendo prossimo il periodo nel quale tradizionalmente si pone l’esigenza di provvedere a sostituzioni del personale assente per ferie, l’Inpgi si augura che molte aziende, con i Comitati di redazione, colgano l’opportunità offerta dalla delibera oggi resa esecutiva. E ciò nel comune interesse dei datori di lavoro e dei giornalisti che al lavoro sperano di ritornare. La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La decisione del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, di approvare la delibera dell’Inpgi sui giornalisti disoccupati e cassaintegrati rappresenta un nuovo elemento positivo dopo il varo della riforma previdenziale dell’Inpgi. L’Istituto di Previdenza, d’intesa con la Federazione della Stampa, compie così uno sforzo eccezionale per favorire l’assorbimento delle colleghe e dei colleghi disoccupati e nello stesso tempo per stabilizzare almeno in parte l’occupazione precaria. Tutto ciò è importante ma non sufficiente. La Fnsi consegnerà nei prossimi giorni al Ministero del Lavoro, un documento in cui chiederà con urgenza l’unificazione delle norme che riguardano i contributi dei giornalisti freelance e autonomi a quelle già applicate per tutti gli altri lavoratori. Si tratta di evitare una assurda discriminazione nei confronti di larghi strati di giornalisti precari che continuano a versare direttamente all’Inpgi il contributo del 12%, mentre per gli altri lavoratori autonomi le aziende versano direttamente almeno i due terzi di una percentuale contributiva del 23%. La Fnsi chiederà inoltre al Ministero che siano estese ai giornalisti con rapporti di lavoro autonomo le norme di tutela in caso di malattia e maternità. Il Sindacato dei giornalisti ritiene importante anche che sia possibile applicare alla categoria le norme sulla stabilizzazione dei rapporti di lavoro previste dalla finanziaria 2007 e interventi legislativi che limitino l’indiscriminato utilizzo dei contratti a termine. Ci attendiamo che su questi temi il Ministero del Lavoro concluda rapidamente il tavolo di confronto sul mercato del lavoro e assuma le determinazioni su questi temi in armonia con le dichiarazioni più volte espresse dallo stesso Ministro Damiano”.