«L'Usigrai da mesi chiede a gran voce una selezione pubblica per giornalisti per sostituire le numerose uscite per pensionamenti, un esodo mascherato che il vertice Rai sembra non voler vedere. Oggi la denuncia della Rsu della radiofonia sulle ultime assunzioni di programmisti multimediali getta un'ombra inquietante». Così l’Usigrai in un comunicato stampa diffuso lunedì 1 luglio 2024, dopo le rivelazioni di Repubblica a proposito di una serie di assunzioni di personale non giornalistico attraverso un'agenzia interinale.
«Assunzioni – prosegue la nota - avvenute grazie una modifica del codice anti corruzione Rai, avvenuta senza alcun confronto sindacale, e fortemente contestata da Usigrai. Se qualcuno al 7° piano di viale Mazzini pensa di utilizzare lo stesso metodo per chiamate dirette anche in ambito giornalistico, sappia che troverà la granitica opposizione dell'Usigrai».
Sulla vicenda si è espresso anche il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Vittorio di Trapani, attraverso un post su X: «Dopo anni di concorsi, selezioni pubbliche e stabilizzazioni dei precari in Rai si torna a metodi della vecchia politica: assunzioni per amici e parenti. Il trucco è in una modifica al piano anticorruzione che infatti l'Usigrai contestò».
Dopo anni di concorsi, selezioni pubbliche e stabilizzazioni dei precari in Rai si torna a metodi della vecchia politica: assunzioni per amici e parenti.
— Vittorio di Trapani (@vditrapani) July 1, 2024
Il trucco è in una modifica al piano anticorruzione che infatti l'@USIGRai contestò.https://t.co/JLkzJM3VpS pic.twitter.com/Af9P8YDImq