Il rapporto sul pluralismo nella tv italiana presentato oggi a Vienna dall’Osce punta il dito contro l’irrisolto conflitto di interessi e denuncia “un eccesso di controllo e di interferenza da parte dei partiti politici e dei governi nel servizio televisivo pubblico”.
Il rapporto sul pluralismo nella tv italiana presentato oggi a Vienna dall’Osce punta il dito contro l’irrisolto conflitto di interessi e denuncia “un eccesso di controllo e di interferenza da parte dei partiti politici e dei governi nel servizio televisivo pubblico”. Il Presidente del Consiglio non ha voluto far mancare la prova quotidiana della fondatezza di questo allarme, rivendicando anche a tre anni di distanza la cacciata di Enzo Biagi dalla Rai. La posizione dell’on. Berlusconi non stupisce, purtroppo. Ma ci interessa sapere come la pensi al riguardo il nuovo vertice del servizio pubblico. Tra i molti compiti che attendono il CdA, uno dei più urgenti è quello di far capire che la Rai recupera la sua autonomia e che non tollererà più di farsi esecutrice di ordini di espulsione. Quella vicenda continua a macchiare l’immagine del servizio pubblico e reclama ancora oggi una soluzione che ripristini la dignità della Rai.