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Rai 03 Apr 2006

Usigrai contro delibera Agcom su sciopero dipendenti

I giornalisti della Rai hanno sempre avuto piena consapevolezza della particolare responsabilità verso i cittadini che compete a chi opera nel servizio pubblico. Ma ciò non ha nulla a che vedere con la cancellazione del diritto di sciopero che emerge dalla delibera dell’Agcom sulle trasmissioni Rai da considerare prestazioni essenziali.

I giornalisti della Rai hanno sempre avuto piena consapevolezza della particolare responsabilità verso i cittadini che compete a chi opera nel servizio pubblico. Ma ciò non ha nulla a che vedere con la cancellazione del diritto di sciopero che emerge dalla delibera dell’Agcom sulle trasmissioni Rai da considerare prestazioni essenziali.

C’è una sterminata lista di eventi sportivi. C’è una genericissima elencazione di “trasmissioni a carattere istituzionale”, dentro la quale trovano posto – accanto a notiziari riferiti a situazioni straordinarie, questi sì davvero essenziali – “le ricorrenze istituzionali, le principali ricorrenze civili e religiose, le comunicazioni istituzionali”: se si prendono sul serio, restano pochi giorni all’anno in cui poter scioperare; oppure si pensa ad una benevola discrezionalità “all’italiana”? E troppe domande restano inevase: la festa del Santo patrono del paese è una delle ricorrenze rilevanti? E il concorso di Miss Italia merita o no la stessa tutela degli Europei di pattinaggio sul ghiaccio? La garanzia dei diritti degli utenti in caso di sciopero è un tema che consideriamo troppo serio per essere trattato come fa il testo dell’Agcom. Non ci spaventano i vincoli, ma vogliamo che siano ben delimitati e ragionevoli. L’Usigrai annuncia pertanto che farà ricorso alla magistratura, se l’Agcom non modificherà la delibera in tempi ravvicinatissimi ed in modo radicale, magari dopo il confronto fin qui mancato con le rappresentanze sindacali. Al tempo stesso l’Usigrai fa appello alle altre sigle dei dipendenti del servizio pubblico per una forte iniziativa comune. Anche alla Rai il sindacato dei giornalisti chiede di valutare con attenzione gli effetti che una delibera del genere rischia di innescare: il tentativo di comprimere brutalmente il diritto di sciopero non può che produrre, all’opposto, una moltiplicazione della conflittualità.

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