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Editoria 03 Apr 2007

Usa: Tribune, va al re del mattone Sam Zell per 8,2 miliardi di dollari

La Tribune, il secondo gruppo editoriale degli Usa fondato circa 160 anni fa, finisce sotto il controllo del tycoon del real estate Sam Zell, al prezzo di 8,2 miliardi di dollari.

La Tribune, il secondo gruppo editoriale degli Usa fondato circa 160 anni fa, finisce sotto il controllo del tycoon del real estate Sam Zell, al prezzo di 8,2 miliardi di dollari.

La società editoriale, che possiede tra gli altri i prestigiosi Los Angeles Times e Chicago Tribune, passa di mano e vede quindi l'affermazione di Zell che è riuscito a piegare di un soffio la cordata dei due uomini d'affari di Los Angeles, Eli Broad e Ron Burkle, che sabato scorso hanno rilanciato mettendo sul piatto 8,1 miliardi. L'immobiliarista, che ha avuto il via libera del board della compagnia, si è impegnato a investire 315 milioni oltre a vendere la storica squadra di baseball dei Chicago Cubs, che dovrebbe valere 700 milioni di dollari, non appena si sarà concluso il campionato 2007. L'accordo, che ha il supporto della famiglia Chandler (titolare di una quota del 20%) e che si fa carico di circa 5 miliardi di debiti, è strutturato in due fasi: la prima, che dovrebbe chiudersi entro il secondo trimestre, prevede che Zell acquisti 126 milioni di azioni al prezzo unitario di 34 dollari (poco più della metà del capitale), mentre nella seconda, in programma nel giro di poche settimane, saranno rilevate le azioni residue allo stesso corrispettivo. Anche Charles Bobrinskoy, vicepresidente di Ariel Capital Management (che possiede una partecipazione del 6,1%), ha dato il via libera all'operazione: ''Sono chiaramente tempi di grande sfida per tutti i quotidiani - afferma -, ma siamo soddisfatti dell'annuncio della transazione, che gode del nostro supporto''. Zell, che si dichiara ''soddisfatto'' per lo sviluppo della vicenda, si definisce come ''un investitore di lungo termine, con l'obiettivo di poter lavorare a fianco del management e dei dipendenti per rafforzare la Tribune Company''. Il magnate 65enne deve le sue fortune al mattone, grazie alla indiscussa capacità di rilanciare le attività immobiliari malmesse. Il botto finale lo fatto poche settimane fa, quando ha ceduto la sua società, Equity Office Properties (Eop), ai fondi di private equity di Blackstone per 23 miliardi di dollari. I margini per una controfferta ci sono ancora: se Tribune dovesse accettare un'altra proposta dovrebbe versare a Zell solo una penale di 25 milioni di dollari. Brillano, intanto, i titoli Tribune in Borsa, in rialzo del 2,34%, a 32,86 dollari. (ANSA)

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