Il contratto come elemento fondamentale e centrale, il ruolo del congresso per il rilancio delle iniziative contrattuali, la possibile gestione unitaria del sindacato dei giornalisti, l’organizzazione della Fnsi come struttura federale e non come organizzazione verticale. Sono questi i temi che l’assemblea del Coordinamento per un sindacato di servizio, Associazione Stampa di Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige, svoltasi a Bari presso la sede dell’Associazione stampa di Puglia, ha confermato e rilanciato coerentemente con la propria storia, patrimonio di idee ed esperienza all’interno della maggioranza della Fnsi.
CONTRATTO DI LAVORO Il Capss ribadisce l’assoluta priorità e centralità del contratto nazionale di lavoro nelle politiche della Fnsi e delle Associazioni di stampa aderenti. Il contratto di lavoro era e rimane patrimonio e strumento indispensabile di tutela per tutti i giornalismi italiani perché da un lato qualifica la capacità negoziale della Fnsi nei confronti della Fieg, dall’altro conferma e consolida il patrimonio di regole, diritti e di doveri, di tutele soprattutto per le testate medie e piccole sia nel settore della carta stampata, sia nel settore radiotelevisivo e multimediale. Inoltre da questo possono discendere regole e tutele per il lavoro autonomo e per il superamento del dilagante precariato. In questo contesto il Capss si opporrà a qualsiasi ipotesi, in qualsiasi sede venga proposta, di contratti di settore, di gruppo o territoriale. E’ questa una discriminante che sottolineiamo con forza. Il Capss, inoltre, è favorevole ad un’evoluzione del contenuto e del confronto contrattuale fra Fnsi e Fieg. Nella vigenza dell’attuale Ccnl, la cui validità condivisa all’epoca della firma oggi ribadiamo, molto è cambiato nei giornalismi italiani. Ecco perché, senza derogare dalle tutele fondamentali della difesa dell’autonomia e della qualità della professione e dell’informazione, siamo coscienti della necessità di un possibile aggiornamento della piattaforma con idee e contenuti innovativi su tutti i temi che confermano quanto la Fnsi ha ripetutamente ribadito: disponibilità al confronto senza pregiudiziali. Flessibilità intellettuale che da oltre 800 giorni trova il più assoluto rifiuto, e probabilmente paura, al confronto da parte degli editori. La validità ed efficacia dello strumento dello sciopero comunque rimane come forma di lotta dei giornalisti italiani pur non escludendo altre forme di mobilitazione e di pressioni sulle controparti e sulle forze politiche di governo e di opposizione. All’interno del confronto sui temi contrattuali e con il governo oltre che con il mondo politico non devono mancare i temi relativi allo statuto d’impresa e alla legge di sistema dell’informazione. CONGRESSO E’ un nodo da sciogliere in tempi brevi dopo l’affermazione del segretario generale Paolo Serventi Longhi del suo svolgimento in termini statutari. In attesa che il Consiglio nazionale della Fnsi decida se convocarlo indicando date e sede, il Capss raccomanda che venga data facoltà alla Giunta della Fnsi di rinviarlo, qualora si apra un tavolo con gli editori, fino alla firma del contratto. In ogni caso deve essere consentito ai nuovi dirigenti, che ad avviso del Capss dovranno riconfermare le scelte fondamentali degli ultimi congressi (rappresentanza di tutti i giornalismi, precariato, lavoro autonomo, qualità e autonomia della professione) di elaborare strategie e iniziative sindacali in momenti idonei ed efficaci. Appare quindi necessario che la scelta del Consiglio nazionale preveda o una definizione rapida delle procedure statutarie congressuali entro il primo autunno o un suo slittamento legato alla centralità del contratto. Il Capss ritiene importante la proposta di una gestione unitaria della Fnsi purché sia preceduta da una verifica in maggioranza. LAVORO AUTONOMO E FORMAZIONE Il Coordinamento delle associazioni per un sindacato di servizio ritiene inoltre che la rappresentanza del lavoro autonomo e free-lance possa trovare punti di forza e di efficacia nell’organizzazione territoriale, quindi nelle associazioni regionali di stampa (che devono essere messe in condizione, grazie ad un contributo della Fnsi, di poter tenere aperti gli sportelli già attivi e da incrementare che aiutino questi colleghi nello svolgimento del loro lavoro) e a livello nazionale nella capacità negoziale della Fnsi ai tavoli con gli editori e con il governo come accaduto sul fronte della riforma previdenziale e delle agevolazioni previdenziali per il riassorbimento di disoccupati e precari. A questo riguardo il Capss invita Inpgi e Casagit ad esaminare la possibilità che nelle motivazioni della recente sentenza del Consiglio di stato in merito alla riforma previdenziale esistano le condizioni perché possa essere chiesto un risarcimento per i danni causati dal blocco della Fieg di questo provvedimento e di quello a favore del riassorbimento disoccupati. Deve proseguire inoltre l’assistenza delle associazioni regionali di stampa e della Fnsi ai Cdr attraverso una stretta collaborazione e la formazione dei quadri sindacali e dei componenti dei Cdr stessi proseguendo nell’attività dei corsi di formazione che si sono già tenuti. RINNOVO ORDINE GIORNALISTI Il Capss rivolge un appello ai colleghi che nei prossimi giorni saranno eletti nel nuovo Consiglio nazionale dell’Ordine e, in particolare, a chi – presidente e segretario uscenti – ha già annunciato la propria candidatura alla presidenza per il prossimo mandato: in un momento così delicato per la professione giornalistica in Italia, vanno superate le contrapposizioni a favore di una soluzione unitaria che metta l’Ordine nelle condizioni di affrontare il tema della sua riforma, così indispensabile per assicurare il futuro del giornalismo nel nostro Paese. Bari 18 maggio 2006 Giovanni Giacomini (portavoce)