"Approvando il ddl Mastella anche al Senato senza valutarne le conseguenze in tutti i risvolti il Governo, il Parlamento e le forze politiche rischiano di assumersi la pesantissima responsabilità di andare contro l'articolo 21 della Costituzione e di reprimere il lavoro dei cronisti che non potranno più assolvere il proprio compito serenamente in assenza di quelle garanzie che uno Stato democratico ha il dovere di garantire agli operatori di un'informazione libera, autonoma e con la ''schiena dritta'''.
E' la denuncia dell'Unci Sicilia, che per questa ragione organizza un sit-in sabato 24 novembre alle ore 9,30 davanti alla sede dell'Associazione siciliana della stampa di via Francesco Crispi a Palermo invitando tutti i colleghi che hanno a cuore la libertà di stampa a partecipare. "L'Unci, nel luglio scorso - ha detto il presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales, ha ottenuto importanti rassicurazioni dalla Commissione 'Giustizia' del Senato per una revisione sostanziosa del ddl Mastella, soprattutto in relazione alla parte della normativa che riguarda l'informazione sulle intercettazioni e sulle indagini giudiziarie. I cronisti, guidati dal Presidente Guido Columba, l'estate scorsa - ha concluso Zingales - hanno presentato ai rappresentanti della Commissione, diversi documenti tecnico-giuridici, proposte di emendamento al ddl e oltre 1000 firme che sono state raccolte tra i giornalisti di tutta Italia, comprese quelle raccolte nell'isola. L'Unci chiede che vengano eliminate quelle norme che modificano la disciplina del deposito di tutti gli atti relativi alle indagini preliminari". (ADNKRONOS)