«Il discredito che ha colpito il Consiglio superiore della magistratura per le vicende svelate dall'indagine di Perugia ed i mali della giustizia non possono essere presi a pretesto per introdurre delle riforme che indeboliscono l'indipendenza della magistratura invece di rafforzarla. Soltanto l'attuazione rigorosa del modello costituzionale può mantenere vive le garanzie della giurisdizione di cui c'è ancora più bisogno in un'epoca in cui è sempre più forte la tendenza dell'ordinamento politico a mettere in discussione le conquiste della Resistenza, i diritti fondamentali dei cittadini e la stessa unità della Repubblica». Così i promotori presentano l'iniziativa in programma a Roma martedì 2 luglio, dalle 16 alle 19, nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, in corso Vittorio Emanuele II, 349 (sala 'Walter Tobagi', secondo piano).
L'incontro è promosso dal Coordinamento per la democrazia costituzionale, da Magistratura democratica e dai Giuristi democratici. Presiede e modera il giornalista Vincenzo Vita.
Sono previste comunicazioni di Gaetano Azzariti (Università La Sapienza di Roma); Massimo Villone (Università Federico II di Napoli); Mauro Volpi (Università di Perugia); Mariarosaria Guglielmi (segretaria generale Md); Armando Spataro (già procuratore della Repubblica a Torino).
Interverranno: Cesare Antetomaso (Giuristi Democratici); Franco Ippolito (Fondazione Basso); Pietro Adami (Giuristi Democratici); Domenico Gallo (Coordinamento per la Democrazia Costituzionale); Riccardo De Vito (presidente Md); Antonio Esposito (già presidente della II Sezione Penale della Corte di Cassazione); Guido Calvi (ex componente Csm).