A Messina il settore degli uffici stampa resta una giungla. L’ultimo episodio riguarda l’Ente Teatro peloritano che ha posto all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione la nomina di un capo ufficio stampa senza consultare gli organismi di categoria, senza rispettare le leggi vigenti e cercando di far passare il principio della nomina fiduciaria per giustificare assunzioni clientelari i cui costi gravano sui cittadini.
A Messina il settore degli uffici stampa resta una giungla. L’ultimo episodio riguarda l’Ente Teatro peloritano che ha posto all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione la nomina di un capo ufficio stampa senza consultare gli organismi di categoria, senza rispettare le leggi vigenti e cercando di far passare il principio della nomina fiduciaria per giustificare assunzioni clientelari i cui costi gravano sui cittadini. A fronte di una pesante situazione di disoccupazione tra i giornalisti messinesi gli amministratori pubblici preferiscono scegliere sempre giornalisti pensionati o che hanno già un posto di lavoro congruamente retribuito o, ancor peggio, che cumulano diversi incarichi giornalistici. L’intollerabile comportamento dei responsabili di Enti pubblici messinesi non può essere accettato dal Sindacato dei giornalisti siciliani che adotterà tutte le iniziative necessarie per bloccare atti illegittimi e coaguli di clientela. Il presidente dell’Ente regionale Teatro di Messina è diffidato a portare avanti iniziative che ignorano la necessità di un preventivo confronto con gli organismi di categoria dei giornalisti. L’Associazione Siciliana della Stampa, a fronte delle reiterate violazioni sulla costituzione di uffici stampa a Messina e nella sua provincia, avvierà un monitoraggio della situazione riservandosi di denunciare alle autorità competenti abusi e procedure che violano le leggi vigenti.