Con le prese di posizione della Segreteria Regionale dell’Assostampa e ell’Ordine Regionale, che hanno respinto la ipotizzata soluzione “politica” al problema del precariato degli Uffici Stampa in Sicilia (nella quale riponevano forti aspettive di stabilità lavorativa molti colleghi), si è chiaramente consumato il passaggio forse piu’ drammatico delle già profonde lacerazioni interne alla nostra categoria.
Dichiarazione di Gaetano Perricone, Presidente del Gus Sicilia “Con le prese di posizione della Segreteria Regionale dell’Assostampa e ell’Ordine Regionale, che hanno respinto la ipotizzata soluzione “politica” al problema del precariato degli Uffici Stampa in Sicilia (nella quale riponevano forti aspettive di stabilità lavorativa molti colleghi), si è chiaramente consumato il passaggio forse piu’ drammatico delle già profonde lacerazioni interne alla nostra categoria. Per non rendere queste lacerazioni irreversibili; per cercare di ricomporre quella frattura fra colleghi che in queste ore sembra davvero insanabile; per rilanciare subito quei meccanismi di solidarietà interna alla categoria che sono base ed essenza dell’attività di un sindacato ma che alla luce delle ultime vicende sembrano concetti risibili, riteniamo che Assostampa e Ordine – in quanto organismi di rappresentanza e tutela degli interessi di tutti gli iscritti e di tutti i giornalisti siciliani – abbiano adesso il dovere e la responsabilità di affrontare immediatamente, con i fatti e non piu’ con semplici enunciazioni di principio, la ormai esplosiva questione del precariato storico e consolidato degli uffici stampa delle PA nella nostra regione, proponendo soluzioni concrete e non piu’ dilazionabili nel tempo. Che, a nostro avviso, si possono così riassumere: 1) stabilizzazione, con procedura trasparente e concordata con la controparte pubblica, delle attuali posizioni per i precari storici. Per raggiungere al piu’ presto questo obiettivo, non bastano piu’ protocolli d’intesa o direttive varie, che di fatto hanno il valore di semplici “raccomandazioni” e che la recente storia del nostro sindacato ha dimostrato del tutto insufficienti, ma servono bensì stumenti forti, chiari e assolutamente cogenti per le PA destinatarie; 2) avvio immediato delle selezioni concorsuali, così come previsto dalla normativa (nei confronti della quale praticamente tutte le Pubbliche Amministrazioni siciliane sono inadempienti), per concretizzare subito quell’accattivante scenario di “grande editore” e di potenziale grande polmone per la piena occupazione dei giornalisti siciliani unanimemente riconosciuto al settore degi uffici stampa, ma finora rimasto per ragioni varie – fra tutte le resistenze, certamente determinanti per bloccare la piena attuazione della legge, di chi finora di questi posti di lavoro ne ha fatto man bassa con incarichi fiduciari a vario titolo – solo sulla carta. E per avviare subito le procedure concorsuali laddove le dotazioni organiche per gli uffici stampa sono già previste, il Sindacato dei giornalisti siciliani dovrebbe chiedere alla controparte Regione la nomina di Commissari ad Acta. Obiettivo prioritario del Gruppo Uffici Stampa della Sicilia, negli ultimi anni, è stato proprio il pieno riconoscimento dei diritti ampiamente acquisiti e delle posizioni, in seno alle strutture di informazione pubbliche, del “precariato” degli uffici stampa, cioè di quei colleghi (alcune decine) che ormai da tanti anni, con estrema professionalità ed in un clima spesso di diffidenza, se non di ostracismo, da parte della burocrazia, tengono in piedi uffici stampa estremamente importanti nella PA siciliana. Ecco perchè, pur continuando a considerare la selezione pubblica per titoli la strada che garantisce a tutti certezza del diritto e trasparenza, riteniamo che da qualunque tavolo di concertazione con l’Amministrazione Regionale, quale controparte, debba venir fuori, innanzitutto e subito, un equo provvedimento – simile a tanti altri che la Regione Siciliana ha già adottato o si appresta ad adottare per altre categorie di lavoratori, certamente non piu’ importanti di quella dei giornalisti – di stabilizzazione per questi colleghi, che da un lato riconoscerebbe di fatto diritti acquisiti e percorsi professionali indiscutibili e ampiamente documentati, in alcuni casi addirittura ultradecennali, all’interno delle PA della nostra Regione; dall’altro bloccherebbe l’escalation del sistema delle consulenze e degli incarichi fiduciari, spesso multipli, che il GUS Sicilia ha piu’ volte denunciato come un vero e proprio “cancro” e un elemento fortemente destabilizzante per il mondo dell’informazione della nostra Regione. Se poi dal cosiddetto “tavolo di concertazione” – al quale il Gus Sicilia chiede di prendere parte attiva, nel rispetto del suo ruolo e delle sue competenze ed a tutela dei propri iscritti – non dovesse venire fuori una soluzione definitiva al problema del precariato, resterebbe in piedi un’unica alternativa: una grande vertenza giudiziaria della categoria, responsabilmente gestita e portata avanti fino in fondo e con grande determinazione da tutti gli organismi rappresentativi, per il riconoscimento pieno di diritti e posizioni ampiamente consolidate dei lavoratori giornalisti all’interno delle PA siciliane. Nello stesso modo e con gli stessi metodi che vengono adottati dagli altri sindacati di categoria per le vertenze piu’ dure; nello stesso modo in cui il sindacato dei giornalisti siciliani ha affrontato in passato le vertenze piu’ spinose. Tutto ciò, come abbiamo già spiegato, non dovrà e non potrà certamente fermare l’avvio di quella stagione dei concorsi pubblici, con procedure trasparenti, che abbiamo considerato fin dalla nascita della normativa siciliana sugli uffici stampa, obiettivo altrettanto prioritario e che, se pienamente attuato, creerebbe centinaia di posti di lavoro per i giornalisti. In quest’ottica, sollecitiamo l’Assessorato alle Autonomie Locali ad esercitare con forza la preannunciata azione di verifica - ed eventualmente sostitutiva - sulla predisposizione delle dotazioni organiche per gli uffici stampa da parte di tutte le PA siciliane previste dalla norma e riteniamo inoltre indispensabile una immediata e attenta rivisitazione dell’attuale decreto, oggi ampiamente superato nella forma e nella sostanza, che attribuisce i punteggi nei concorsi per gli uffici stampa stessi. Un decreto che, così com’è oggi strutturato, paradossalmente penalizza, nll’attribuzione dei punteggi, proprio quei giornalisti che prestano da tempo servizio, come addetti stampa, nella Pubblica Amministrazione. Riteniamo quello descritto l’unico percorso oggi possibile per risolvere, in un clima di ritrovata e fattiva unità all’interno della categoria, la grande questione degli uffici stampa in Sicilia. E in questo momento così delicato per le prospettive future di tanti colleghi e delle loro famiglie, crediamo infine di dover lanciare un forte appello a tutte le istituzioni della categoria giornalistica a non acuire ulteriormente quelle lacerazioni interne che, da troppi anni, impediscono il raggiungimento di obiettivi concreti”. Gaetano Perricone Presidente Gus Sicilia