In seguito all'approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità di Mosca, a partire da oggi, sabato 5 marzo 2022, la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa.
«La misura - spiega una nota di viale Mazzini - si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell'informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell'azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia».
«Da oggi cittadini e cittadine del nostro Paese non avranno una voce importante per capire fino in fondo i risvolti di questa crisi e tenere un faro acceso su quello che sta accadendo al popolo Russo», commenta l'Esecutivo Usigrai, che «ringrazia i colleghi inviati e corrispondenti della Rai che fino ad oggi dalla Federazione Russa hanno garantito con le loro cronache completezza e correttezza dell'informazione di servizio pubblico su quanto sta avvenendo nel Paese dopo l'attacco militare all'Ucraina».
Per i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico, «l'altra faccia dell'aggressione all'Ucraina è la violenza del potere che in Russia sta riducendo al silenzio ogni critica sulle decisioni del Cremlino. Ci raccorderemo con Fnsi e Efj - conclude l'Usigrai - per valutare iniziative per continuare a garantire il diritto dei cittadini a essere informati».