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Fnsi 07 Nov 2003

Tunisia: Reporter senza frontiere chiede la liberazione di Hamadi Jebali, Zouhair Yahyaoui e Abdallah Zouari

Tunisia: Reporter senza frontiere chiede la liberazione di Hamadi Jebali, Zouhair Yahyaoui e Abdallah Zouari

Tunisia: Reporter senza frontiere chiede la liberazione di Hamadi Jebali, Zouhair Yahyaoui e Abdallah Zouari

In occasione del 16° anniversario dell’arrivo al potere di Zine El Abidine Ben Ali, il 7 novembre, Reporter senza frontiere chiede al Presidente della Tunisia di liberare i giornalisti Hamadi Jebali, Abdallah Zouari, e il cyberdissidente Zouhair Yahyaoui. L'organizzazione rende omaggio peraltro al coraggio e alla dignità dell’avvocato Radhia Nasraoui, in sciopero della fame da oltre quattro settimane, che dedicherà la sua giornata di digiuno del 7 novembre ai prigionieri di opinione. I tre detenuti che l’organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa spera di vedere presto restituiti alla libertà, sono: - Hamadi Jebali, direttore del settimanale Al Fajr, organo ufficioso del movimento islamico Ennahda, è prigioniero dal 1991. Nel 1992, è stato condannato dalla corte militare di Tunisi a 16 anni di carcere per il reato di "aggressione con l’intento di cambiare la natura dello Stato" e "appartenenza a un’organizzazione illegale". All’epoca, questo giornalista aveva appena finito di scontare un anno di carcere per aver pubblicato un articolo in cui criticava il sistema dei tribunali militari. - Zouhair Yahyaoui, fondatore e animatore del sito di informazione TUNeZINE, è in carcere dal 4 giugno 2002. Condannato il 10 luglio 2002 a due anni di prigione per il reato di "diffusione di notizie false e utilizzo fraudolento delle linee di connessione in Internet", Zouhair Yahyaoui ha vinto, nel giugno 2003, il primo premio Cyberlibertà, organizzato da Reporter senza frontiere. - Abdallah Zouari, giornalista di Al Fajr, una pubblicazione islamica non ufficiale, aveva appena finito di scontare 11 anni di carcere per "diffamazione" e per "infrazione a una misura di controllo amministrativo" quando è stato condannato, l’8 ottobre scorso, a nuova una pena di 13 mesi di carcere per reati d’opinione.

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