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Governo 28 Ago 2006

"Troppo blanda la risposta della segreteria della Fnsi al disegno Mastella". Lo affermano Parisi, Ercole, Ambrosino e Signoretti, coordinatori di quattro componenti sindacali della Fnsi

“E’ troppo blanda la risposta che la Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa ha dato al disegno di legge Mastella, che punisce inopinatamente i giornalisti”.

“E’ troppo blanda la risposta che la Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa ha dato al disegno di legge Mastella, che punisce inopinatamente i giornalisti”.

Lo affermano le componenti sindacali “Giornalisti per il Giornalismo”, “Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa Romana”, in un documento sottoscritto dai rispettivi coordinatori, Carlo Parisi, Ezio Ercole, Gianni Ambrosino e Massimo Signoretti, consiglieri nazionali Fnsi. Le quattro componenti sindacali che, al Congresso Nazionale di Saint Vincent, hanno dato vita al cartello nazionale che ha portato all’elezione di Carlo Parisi ed Ezio Ercole nella Giunta Esecutiva Fnsi, in una lettera al segretario generale Paolo Serventi Longhi, denunciano che “colpire con pesantissime pene pecuniarie chi divulga ciò che è nostro diritto divulgare ed escludere l’organismo di categoria preposto all’autodisciplina, cioè l’Ordine dei Giornalisti, è un atto che lede le basi del diritto d’informare ed essere informati. Vulnus che deve essere subito stigmatizzato con una riunione straordinaria della Giunta Esecutiva Fnsi, in tempi brevi ed anche in un periodo di cosiddette vacanze”. “Giornalisti per il Giornalismo”, “Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa Romana” ritengono, infatti, che “non si può rimanere inerti di fronte ad un attacco frontale ai diritti sanciti dall’articolo 21 della Costituzione, ed a nulla valgono le assicurazioni del Guardasigilli, secondo il quale "non c’è alcuna forma di eliminazione del diritto di cronaca" quando, nei fatti, se il decreto dovesse essere convertito in legge si creerebbe una vera e propria compressione della libertà di stampa”. Carlo Parisi, Ezio Ercole, Gianni Ambrosino e Massimo Signoretti ricordano che “per molto meno, nel recente passato, si è giustamente stigmatizzato e condannato, con azioni a tutto campo, ogni tentativo di mettere la museruola ai giornalisti”. “Giornalisti per il Giornalismo”, “Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa Romana” chiedono, inoltre, a Serventi Longhi di attivare sulla vicenda il segretario della “Fédération Internationale des Journalistes”, Adan White, “sempre attento ai fatti italiani e paladino dei diritti dei giornalisti”.

@fnsisocial

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