CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 30 Gen 2008

Trattative acquisto de l’Unita': la famiglia Angelucci non firma, pronta la diffida dei soci Francesco Di Stefano, patron di Europa 7: “L'interesse da parte nostra c'era e rimane”

Colpo di scena nella trattativa dell'acquisto dell'Unità da parte della società che fa riferimento alla Tosinvest della famiglia Angelucci: la firma del contratto sembrava praticamente cosa fatta, mancava solo la data, ma tutto sembra allontanarsi e forse sfumare del tutto.

Colpo di scena nella trattativa dell'acquisto dell'Unità da parte della società che fa riferimento alla Tosinvest della famiglia Angelucci: la firma del contratto sembrava praticamente cosa fatta, mancava solo la data, ma tutto sembra allontanarsi e forse sfumare del tutto.

Oggi passo importante dei soci della società Ad srl (quella che controlla la società editrice dell'Unita) che sarà ufficializzato nelle prossime ore: in sostanza i soci sarebbero orientati a chiedere formalmente agli Angelucci di onorare gli impegni presi, in caso contrario, e cioè di mancato rispetto della diffida ad adempiere, si riserverebbero di agire nelle sedi opportune a tutela dei loro diritti. La decisione dei soci di mandare una diffida alla famiglia Angelucci scaturisce con ogni probabilità da una serie di rinvii spiegati fino a questo momento con ragioni puramente tecniche: l'acquisizione del quotidiano fondato da Antonio Gramsci sarebbe dovuta avvenire già prima di Natale. Poi la data è stata spostata al 20 gennaio; pochi giorni dopo Marialina Marcucci, presidente della Nie, annunciava un accordo praticamente blindato con gli Angelucci in attesa di imminente formalizzazione, spazzando via tutte le voci di nuovi acquirenti sulla piazza. Probabilmente si sono verificati degli ostacoli, certamente non soltanto di natura tecnica: l'ingresso degli Angelucci come unici proprietari è stato vissuto dalla redazione con forte preoccupazione. La famiglia infatti è anche editrice di Libero, (oltre che del Riformista), quotidiano su posizioni antitetiche rispetto all' Unità e per questo il Comitato di Redazione ha proposto una Carta dei Valori e dei Diritti e un Comitato dei Garanti. In più la redazione ha scioperato un giorno e il mondo politico del centrosinistra si è mobilitato affinché l'Unità non venisse snaturato nella sua storia e nelle sue tradizioni. (ANSA) UNITÀ: DI STEFANO, INTERESSE C'ERA E RIMANE ''La nostra posizione non è cambiata. L'interesse da parte nostra c'era e rimane ma dipende tutto dal venditore perché le azioni sono loro'': Francesco Di Stefano, patron di Europa 7, conferma il proprio interesse verso l'Unità, interesse che rinnova ora che la trattativa con gli Angelucci sembra sfumare. Di Stefano, tuttavia, insiste su un punto ovvio: ''Ci deve essere la volontà da parte di chi vende. La nostra disponibilità non era volta a 'disturbare ' nessuno ma è stata manifestata nella correttezza e nel rispetto''. In ogni caso, per ritornare in campo, ci vorrà del tempo: ''Bisognerà che tutta la vicenda si chiarisca''. L'imprenditore non sembra sorpreso dell'evoluzione della vicenda: ''È da un mese che correvano voci che gli Angelucci volevano farsi da parte''. (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati