In questi giorni su alcuni giornali toscani è apparsa la notizia di un giornalista dell’ufficio stampa del Consiglio regionale che, per difendere il diritto ad essere giudicato come gli altri colleghi a parità di condizioni, si è visto costretto ad adire le vie legali contro la decisione assunta quattro anni fa per conto dell’Amministrazione regionale da un alto dirigente che nel frattempo è andato in pensione.
Al giornalista, infatti, venne revocata la posizione organizzativa, che già deteneva, poiché l’allora coordinatore del Consiglio regionale, dopo aver tradotto anche per quel giornalista la valutazione massima espressa dal capo ufficio stampa in un determinato punteggio, modificò nel decreto finale quanto contenuto nella scheda istruttoria facendo così perdere la posizione giornalistica per quel redattore, che fu dunque l’unico giornalista a non vedersi riconfermata la posizione organizzativa. Al collega il Gus Toscana esprime la propria solidarietà e la propria vicinanza anche perché, all’epoca, non venne rispettato neppure un accordo di gentleman agreement che prevedeva, secondo quanto concordato fra sindacati e Amministrazione, una posizione organizzativa per ogni giornalista degli uffici stampa regionali. Al contempo il Gus Toscana prende spunto da questo caso per auspicare che l’iter della legge regionale sull’informazione, che prevede la trasformazione dei due uffici stampa in agenzie d’informazione, riprenda velocemente il cammino dopo la pausa elettorale. Il Presidente del GUS Toscana Dario Rossi