Tibet: il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner: “La prima richiesta alla Cina è l'accesso per i giornalisti”

Parigi - La prima richiesta da fare alla Cina è di garantire l'accesso dei giornalisti al Tibet, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner, intervistato dalla radio Europe 1.

Il capo della diplomazia francese ha detto di aver già avanzato questa richiesta in una telefonata avuta ieri con il suo omologo cinese, il quale ha risposto che vi sono "questioni di sicurezza". Ma queste "non reggono", ha commentato Kouchner, che tuttavia esclude un boicottaggio delle Olimpiadi. Chi parla già di un possibile boicottaggio, ma solo della cerimonia di apertura dei Giochi, è il sottosegretario agli Esteri per i Diritti Umani, Rama Yade. "Nessuno conosce ancora la composizione della delegazione francese. Tutto quello che posso dire è che se la situazione si deteriorerà, non vedo come potrei prendere parte a questo evento sportivo senza reagire", ha detto al quotidiano Le Figaro. La Yade si è anche detta pronta a ricevere il Dalai Lama "volentieri e senza riserve" e ha esortato la Cina a riprendere con lui il dialogo. "La prima delle esigenze, prima di parlare dei Giochi Olimpici di agosto, sarebbe l'accesso al Tibet e alle altre province in modo che i giornalisti possano fare il loro mestiere", ha detto Kouchner. "Basta di parlare del boicottaggio, nessuno lo chiede, soprattutto il Dalai Lama. Non dobbiamo essere più tibetani del Dalai Lama". Secondo il ministro degli Esteri francese serve essere "efficaci, ovvero tener conto della posizione dei cinesi e dei nostri amici tibetani". "Bisognerebbe trovare un modo per parlare con i cinesi, un modo di esigere, di permettere che i cinesi parlino con i tibetani. Se la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici permetterà che ciò accada, nel modo più insistente, dolce e caparbio, allora sarà un bene", ha aggiunto Kouchner, esprimendo l'auspicio che i ministri degli Esteri dell'Unione Europea adottino una "posizione comune" al vertice di venerdì in Slovenia. (ADNKRONOS)