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Associazioni 10 Dic 2012

Terremoto nella distribuzione dei giornali in Liguria

A Genova dieci lavoratori della Coop 2000 stanno perdendo il posto di lavoro dalla coop che gestiva la distribuzione di molti quotidiani e periodici nell'area genovese e ligure. Cambia l'appalto, la coop lo perde e chi subentra pratica costi inferiori e subappalta a sua volta. Rifiutando la clausola sociale del riassorbimento dei lavoratori ponendo come scelta per riassumere una riduzione del 40 per cento dei salari.

A Genova dieci lavoratori della Coop 2000 stanno perdendo il posto di lavoro dalla coop che gestiva la distribuzione di molti quotidiani e periodici nell'area genovese e ligure. Cambia l'appalto, la coop lo perde e chi subentra pratica costi inferiori e subappalta a sua volta. Rifiutando la clausola sociale del riassorbimento dei lavoratori ponendo come scelta per riassumere una riduzione del 40 per cento dei salari.

Piccoli numeri per grandi drammi che allargano la crisi occupazionale e, nello specifico, quella dell'editoria e dell'emittenza radiotelevisiva  nel suo complesso. In Liguria tra giornalisti, poligrafici, amministrativi, pubblicitari, tagli ai collaboratori (ma non alle collaborazioni dei più ricchi), riutilizzo di pensionati al posto di colleghi più giovani e senza lavoro,  sono oltre cento i lavoratori interessati da prepensionamenti, stati di crisi, cassa integrazione in deroga e no, licenziamenti come nel caso della distribuzione nelle edicole. Con un silenzio di notizie e di informazioni sui media liguri su questa ultima vicenda che non è accettabile (senza alcun spazio sono rimasti i comunicati unitari dei sindacati del settore) non esistendo argomenti intoccabili e silenti a nessun livello. Tacere sui 'tagli' altrui non salva o fortifica i luoghi di lavoro di chi è, oggi, fortunatamente fuori dalla bufera.

@fnsisocial

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