I giornalisti della redazione romana di Telepace denunciano le azioni di mobbing che continuano a subire dalla dirigenza
"Mentre si svolgeva la visita del papa in Germania il direttore e fondatore dell'emittente Don Guido Todeschini continuava ad agire violando ogni legalità, facendo svolgere a non professionisti lavoro giornalistico a scapito dei quattro vaticanisti della redazione romana. Il coordinamento giornalistico delle dirette dalla Germania, la loro conduzione in studio e perfino alcuni servizi del notiziario venivano realizzati da un non giornalista chiamato da fuori. Inoltre, il notiziario, appuntamento quotidiano che qualifica l'emittente, viene spesso soppresso all'ultimo minuto e senza fondato motivo a favore di ennesime repliche di programmi locali. Per non parlare delle limitazioni subite ordinariamente nel palinsesto da rubriche giornalistiche di pregio e richiamo, come i reportages documentaristici e le interviste con i protagonisti della politica mondiale. Una situazione che si fa ogni giorno più insopportabile per i quattro vaticanisti che vedono depauperata la loro professionalità, che ha reso Telepace riferimento mediatico specializzato a livello internazionale e la riduce invece a emittente a carattere locale. Da tempo prosegue la battaglia legale e sindacale dei giornalisti per ottenere il rispetto delle regole e il riconoscimento dei diritti. Quanto tempo dovremo aspettare la legalità in questa emittente che si dichiara così vicina alla Santa Sede e collegata con il Centro Televisivo Vaticano?". L’Assemblea di Redazione