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Editoria 05 Feb 2007

Telepace: arrivano lettere di licenziamento per 4 giornalisti Franco Siddi: “Da un’emittente di dichiarata matrice cattolica, un atteggiamento proprietario imperniato sulla lacerazione dei diritti sul lavoro”

Scattano i licenziamenti a Telepace, la tv cattolica fondata e diretta da don Guido Todeschini. Dal 9 febbraio saranno licenziati i quattro giornalisti della redazione romana, come informa una lettera di don Todeschini alla fiduciaria di redazione, Angela Ambrogetti, lei stessa interessata dal provvedimento.

Scattano i licenziamenti a Telepace, la tv cattolica fondata e diretta da don Guido Todeschini. Dal 9 febbraio saranno licenziati i quattro giornalisti della redazione romana, come informa una lettera di don Todeschini alla fiduciaria di redazione, Angela Ambrogetti, lei stessa interessata dal provvedimento.

L'annuncio del licenziamento avviene dopo che la tv ha sospeso le attività giornalistiche della redazione romana, che era specializzata sull'informazione vaticana, tanto da essere chiamata la ''tv del Papa''. La chiusura della redazione romana dell'emittente e i preannunciati e oggi ufficializzati licenziamenti, hanno avviato una vertenza sindacale, e la situazione è stata anche all'esame della commissione Cultura della Camera. (ANSA) “I licenziamenti della redazione di Telepace di Roma, annunciati ufficialmente oggi dopo mesi di durissima vertenza, chiudono in maniera disastrosa una vicenda da cui era ed è lecito aspettarsi ben altro. Da un’emittente di dichiarata matrice cattolica, diretta da un Monsignore (Guido Todeschini) ci sarebbe stato da aspettarsi ben altro di un atteggiamento proprietario imperniato sulla lacerazione dei diritti sul lavoro. Che ciò accada in una realtà come questa, nel XX Anniversario della Sollecitudo Rei Socialis, è motivo di grande amarezza. Sconcerta inoltre che quella dei licenziamenti firmata da Monsignore Todeschini il 2 febbraio scorso e oggi notificata ai quattro giornalisti vaticanisti interessati sia di fatto una sferzante risposta al Parlamento e al Consiglio Regionale del Lazio, che il giorno prima si erano pronunciati all’unanimità per il ripristino della piena operatività dell’emittente a Roma e per la salvaguardia dei posti di lavoro. La vicenda non può chiudersi qui. Il dibattito Parlamentare e le attività ispettive di diversi organismi competenti determineranno ulteriori iniziative per fare piena chiarezza su ogni aspetto di questa triste storia, con uno spirito di rigorosa affermazione dei principi di legalità. Senza sconti. Il Sindacato dei giornalisti, solidale con i colleghi a livello nazionale e a livello romano, farà sentire ancora la sua voce e la propria iniziativa, che illustrerà nei prossimi giorni in una conferenza stampa”.

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