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Editoria 01 Apr 2010

Tagli alla stampa italiana all’estero, "America Oggi" chiama a raccolta la comunità. Il "Piano d’azione" tra manifestazioni davanti ai consolati all’appello alla Marcegaglia (Confindustria)

New York - Elaborare una "strategia di difesa" dopo i tagli del 50% alla stampa quotidiana edita all’estero comminati dal decreto "milleproroghe": questo l’obiettivo di "America Oggi", quotidiano diretto a New York da Andrea Mantineo, che martedì scorso ha chiamato a raccolta gli esponenti della comunità italo-americana per discutere sul da farsi ed elaborare un "piano d’azione" in difesa del giornale. Della riunione dà conto Massimo Jaus in un articolo pubblicato oggi sul giornale.

New York - Elaborare una "strategia di difesa" dopo i tagli del 50% alla stampa quotidiana edita all’estero comminati dal decreto "milleproroghe": questo l’obiettivo di "America Oggi", quotidiano diretto a New York da Andrea Mantineo, che martedì scorso ha chiamato a raccolta gli esponenti della comunità italo-americana per discutere sul da farsi ed elaborare un "piano d’azione" in difesa del giornale. Della riunione dà conto Massimo Jaus in un articolo pubblicato oggi sul giornale.

"Moltissimi – scrive – i rappresentanti dei Comites sia di New York e Connecticut, che quelli del New Jersey e di Philadelphia, questi ultimi rappresentati dall'ex parlamentare italiano eletto all'estero, Salvatore Ferrigno. Alla riunione sono intervenute personalità italoamericane e leader di associazioni grandi e piccole, molti accompagnati dai coniugi, da quella dei Carabinieri, capeggiata da Toni Ferri, a quella dell'Associazione Culturale di New York di Tony Di Piazza, ai patronati con Gaspare Pipitone e Carla Mastropierro, e poi Angelo Vinciguerra, Paolo Ribaudo, dei Comites di New York e del New Jersey, Alfonso Panico, Paolo Palombo, Luigi Miele e Carlo Violetti Sr. e Carlo Violetti Jr., Dom Serafini, Ralph La Gamba, Giulio Picolli, Giuseppe Colella, Mimmo Puccio, Fred Arrigo, Gina Lia, Matteo Spataro, Dino Clemente, Antonio LaSala, Giuseppe Turriciano, Joseph Cirnigliaro, Antonio Pantusa, Gino Ferrara, Salvatore Scardigno e tanti altri dei quali, nella confusione non siamo riusciti a prendere il nome. Hanno anche chiamato in molti - come Procopio della "Casa Calabria" di New Rochelle, e Adolfo Cosi del "Gruppo Esponenti Laziali", Angelo Siciliano della Asu, Marco Cangialosi della Federazione siciliana del New Jersey - che per diversi motivi non hanno potuto prendere parte all'incontro ma hanno manifestato la loro solidarietà al giornale".
Dopo l’intervento di Mantineo, che ha ripercorso gli eventi che hanno portato ai tagli, è seguito un dibattito da cui è nato un "piano d’azione" in tre punti: La raccolta firme su una petizione da sottoporre al governo; una dimostrazione simultanea presso il Consolati italiani a New York, Toronto, Melbourne, Sidney, Caracas e Montevideo (le circoscrizioni consolari, cioè, dove vengono editi i quotidiani italiani all’estero); un appello alla presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, per esporle l'importanza di America Oggi per la promozione del Made in Italy e dell'Italian Lifestyle negli Stati Uniti.
"Una proposta, scartata però da "America Oggi", - scrive Jaus – riguardava il boicottaggio di prodotti provenienti dalle Regioni in mano alla Lega" visto che leghista è il deputato Giancarlo Giorgetti che ha proposto l’emendamento al decreto che ha penalizzato la stampa italiana all’estero. "La ricerca di appoggio della Confindustria starebbe a dimostrare il valore aggiunto che gli italiani all'estero rappresentano per l'export del Made in Italy".
Infine, si legge nell’articolo, "ha lasciato tutti sorpresi la decisione del Consolato Generale di New York di non scrivere una lettera di solidarietà ad "AmericaOggi". Cosa che invece hanno fatto gli altri Consolati italiani a Toronto, Sydney, Melbourne, Caracas e Montevideo per appoggiare i quotidiani italiani che si trovano nella stessa situazione. L'ex deputato eletto all'estero, Sal Ferrigno, uno dei propositori del boicottaggio dei prodotti "Padani", ha suggerito di non contattare i rappresentati al Parlamento eletti all'estero perché questi non possono fare nulla, ma piuttosto di concentrarsi sul governo. Infatti, dei tre rappresentati eletti nel nord America, uno, Gino Bucchino, ha votato contro i due decreti, mentre Amato Berardi, si é astenuto, e un altro, il senatore Basilio Giordano, ha votato a favore".
A margine dell’articolo, si annuncia che nei prossimi giorni "America Oggi" pubblicherà il "tagliando di solidarietà" – con un invito al governo a reintegrare le provvidenze alla stampa italiana all'estero – che i lettori possono firmare e rispedire al giornale". (AISE)

 

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