''Il governo di Pechino consenta alla stampa internazionale di documentare quanto sta accadendo in Tibet o altrimenti mancheranno le condizioni per poter seguire le Olimpiadi''. Lo afferma in una nota diffusa a Firenze Stefano Marcelli, presidente dell'Associazione per la libertà di stampa Information safety and freedom (Isf).
''La Repubblica cinese - continua Marcelli nella nota - è da anni uno dei principali nemici della libertà di stampa come dimostra il lungo elenco di giornalisti arrestati, aggrediti e uccisi e di testate cartacee e web chiuse a centinaia negli ultimi anni. La Cina ha varato, con la complicità di importanti società informatiche come Yahoo, il primo e più vasto piano di censura del web che sia stato messo in atto nel mondo. Ora , pretende di censurare anche la stampa internazionale, impedendo ogni forma di documentazione indipendente dei drammatici eventi in atto in Tibet. Un atteggiamento di questo tipo - conclude Marcelli nella nota - fa cadere le condizioni basilari perché si possano tenere i Giochi Olimpici della prossima estate''. (ANSA)