“Il 65% dei giornalisti, anche in Toscana, si trova nella fascia grigia dei lavoratori precari, disoccupati e cassintegrati. E addirittura 100 sono quelli che hanno perso recentemente il lavoro e figurano nelle liste dei disoccupati che riscuotono l’indennità mensile dall’Inpgi. Fino a 15 anni fa erano solo 2, in Toscana, a riscuotere la disoccupazione”. Inizia così il comunicato dell’Associazione stampa toscana sull’assemblea annuale tenutasi oggi a Palazzo Panciatichi, a Firenze, cui ha partecipato anche il segretario nazionale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
“Queste le cifre, assolutamente preoccupanti, fornite – prosegue la note – dalla relazione
del presidente ad interim
dell’Assostampa Toscana Sandro Bennucci all’assembla annuale
dell’associazione, assai partecipata dai colleghi, che si è svolta oggi, 5
giugno, nella Sala del Gonfalone del
consiglio regionale della Toscana. E
sempre nella sua relazione Bennucci ha
riportato tra i dati positivi un accordo con Confindustria con cui è stato
avviato un rapporto di collaborazione nell’ottica di trovare nuove opportunità
professionali nelle aziende toscane. Sottolineata da Bennucci anche la stretta
collaborazione con il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana,
rappresentato dal vicepresidente Michele Taddei”.
Per la Regione, in rappresentanza del presidente Enrico Rossi, è intervenuta
Stefania Saccardi che ha confermato
l’impegno di Rossi per costituire il tavolo
per l’editoria toscana e a fare in modo che la comunicazione istituzionale sia
fatta solo da giornalisti con adeguata copertura previdenziale. Obbiettivi
sottoscritti da Rossi nel protocollo siglato a maggio tra
Regione e Ast.
Articolato e denso l’intervento del segretario della Fnsi Raffaele Lorusso, che
ha sottolineato la necessità di costruire un nuovo contratto di lavoro che
possa includere innanzitutto gli esclusi e riequilibrare i conti Inpgi. Lorusso ha parlato anche della crisi del settore e ha portato al centro della
discussione anche le possibili soluzioni per la ripresa come quella dello
sblocco dei finanziamenti promessi all'editoria e inseriti in un decreto dal
Governo per consentire alle aziende di assumere giornalisti con gli sgravi
contributivi. Martedì prossimo 9 giugno a Roma è previsto un incontro della
giunta esecutiva della Fnsi e dei presidenti territoriali sulla riforma
dell’Inpgi.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega
all’editoria, Luca Lotti, in una lettera
inviata all’assemblea dell’Ast ha invece annunciato per i prossimi giorni un
disegno di legge col quale si tenterà di riorganizzare efficacemente il
settore.
Durante l’assemblea, infine, è stata
deliberata all’unanimità l’indizione del referendum statutario (dal 15 giugno
al 31 ottobre in modalità online e dal 26 al 31 ottobre anche con seggio assistito
in Ast) necessario per approvare alcune fondamentali modifiche e la nomina
commissione elettorale.
Ecco di seguito, infine, il messaggio inviato all’assemblea
dal sottosegretario all’editoria, Luca Lotti:
“Caro Presidente,
Cari Soci dell’Associazione Stampa Toscana,
mi spiace molto non essere con Voi in occasione dell’assemblea annuale del
vostro sindacato. So che discuterete dei temi legati al Vostro lavoro con
visione e respiro, mostrando coraggio verso le sfide che, nel nuovo secolo,
l’editoria deve affrontare.
È lo stesso spirito con cui ho insediato il Tavolo per l’Editoria e con cui mi
accingo, nelle prossime settimane, a redigere e presentare un disegno di legge
del Governo che si provi nell’impegnativo incarico di riorganizzare il settore
editoriale.
L’editoria che verrà sarà un tassello fondamentale di quella Italia più giusta
e più libera che noi vogliamo costruire. Proprio per questo dobbiamo avere lo
sguardo lungo negli interventi legislativi che proporremo.
Proprio per questo, è necessario che sia condiviso in partenza da tutti:
giornalisti, edicolanti, distributori, editori. Ecco perché ho composto per la
prima volta un Tavolo per l’Editoria largo come l’intera filiera editoriale ed
ecco perché ritengo che iniziative come la Vostra siano parte fondamentale di
questo nostro lavoro.
Grazie perciò per il contributo che oggi darete.
Un caro saluto”