La Segreteria della Fnsi ha fatto approvare dal Consiglio Nazionale un giorno di sciopero entro la fine di giugno per protesta contro il ddl Mastella sulle intercettazioni e per la ripresa di quelli bipartisan sulla diffamazione. Due temi di grande rilevanza per la libertà di stampa, strumentalmente abbinati all’inquietante e drammatica situazione che si trovano a vivere i giornalisti: l’assenza di qualsiasi trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro.
I consiglieri di Stampa Democratica, di Puntoeacapo e di Giornalisti Domani, pur non mettendo in discussione le gravissime conseguenze che la categoria subirebbe a causa dell’entrata in vigore del ddl Mastella, non ritengono efficace un’ulteriore giornata di sciopero. Da 843 giorni la vertenza contrattuale è in un vicolo cieco, anche per le evidenti responsabilità della maggioranza che governa la Fnsi. Ed è sbagliato e mistificante sovrapporre questioni, pur determinanti per il futuro dei giornalisti, allo scontro contrattuale in atto.