Stampa Democratica: “Dai Cdr una svolta, buon auspicio per il contratto”

La Conferenza dei Comitati di redazione che si è tenuta a Roma il 14 marzo è stata una tappa importante nella vita della FNSI. Importante per quel che ha detto, e per quel che ha permesso di capire.

Le redazioni sono sgomente per la chiusura totale e senza precedenti della FIEG alle richieste dei giornalisti. Sgomente anche per l’assenza di una strategia del sindacato nazionale di fronte all’impossibilità di far breccia nel fronte avversario. La partecipazione è stata massiccia, possiamo dire eccezionale. Soltanto uno sforzo davvero unitario di chi sta all’opposizione – citiamo in particolare l’intervento di Mariagrazia Molinari, che rappresenta Stampa Democratica nella Giunta Nazionale - ha permesso di raggiungere un documento ampiamente condiviso, indispensabile per non fare un regalo agli editori. Prendiamo atto con soddisfazione del profondo mutamento che è intervenuto nelle valutazioni della stragrande maggioranza dei Cdr. E’ importante che nel documento finale si dica che “i Cdr danno mandato alla Segreteria della Fnsi di verificare le condizioni per un accordo-ponte che - con il necessario contenuto economico - determini gli elementi per avviare a soluzione le questioni del Precariato e del lavoro autonomo per un giusto riequilibrio contrattuale e sia propedeutico all’apertura immediata e contestuale di un confronto a tutto campo sulla parte normativa. Di questo ampio contesto contrattuale è parte integrante anche il negoziato sulla multimedialità.” Rinunciamo, per questa volta, a dire che, se qualcuno ci avesse dato retta per tempo, forse - e sottolineiamo forse - ci saremmo evitati una caterva di giornate di sciopero, e magari un accordo contrattuale sarebbe già in vigore oggi. Non è mai troppo tardi per capire. E speriamo che non sia tardi per ripartire. C’è una speranza di svolta, dopo le dichiarazioni di Montezemolo. Vediamo, questa volta, di non commettere errori.