Stampa Democratica: "Cosa si fa per una manciata di voti"

Pubblichiamo il comunicato di Stampa Democratica: "SENZA BAVAGLIO spara nel mucchio per una manciata di voti. Senza Bavaglio contesta la violazione dell’art. 9 dello Statuto Federale, ovvero che le liste per i delegati al Congresso nazionale della Fnsi devono essere presentate entro le ore 12 del 20° giorno prima delle elezioni, per la Lombardia il 6 ottobre.

1) La Commissione elettorale nella sua prima riunione del 26 settembre 2007 decise all’unanimità che: “Nel caso si riscontrino firma doppie o triple verranno annullate su tutte le liste. Se di conseguenza si riscontrassero liste sotto quorum, si darà la possibilità alle liste stesse di recuperare il quorum presentato”. Una decisione che riprende una prassi consolidata nel tempo e mai contestata. Il principio è quello di dare possibilità e spazio a più voci di partecipare al voto. 2) La Commissione elettorale, sempre all’unanimità, aveva deciso di riunirsi giovedì 25 ottobre per la stesura finale del verbale. Dopo le proteste di Senza Bavaglio, la riunione è stata anticipata a giovedì 18 ottobre e in quella sessione è stato stilato un verbale corretto, che non ha omesso nulla di quanto accaduto. 3) Senza Bavaglio sostiene che la “manovra” è fatta per colpire la componente. Senza Bavaglio sostiene, senza ritegno, che elezioni le vince e c’è chi non vuole fargliele vincere. Stampa Democratica si presenta con un programma concreto e le sue liste di professionali e collaboratori sia per l’Alg sia per il Congresso. E non teme il voto. Senza Bavaglio, a quanto pare, sì. 4) Senza Bavaglio sostiene che tre liste hanno integrato firme dopo le ore 12. Le tre liste in questione non riguardano Stampa Democratica o presunti amici. Per le liste civetta Senza Bavaglio metta l’indirizzo giusto che non è quello di Stampa Democratica. Senza Bavaglio conosce bene quell’indirizzo, non spari nel mucchio, si assuma le sue responsabilità. Senza Bavaglio dica tutto ai colleghi. Dica che, com’è suo diritto fare, si è rivolto a un avvocato che ha inviato una lettera al presidente e ai componenti la Commissione elettorale nella quale si minacciano azioni civili e penali e il ricorso d’urgenza per sospendere o annullare le elezioni in programma per il 26, 27, 28 e 29 ottobre. Tutto ciò, scrive l’avvocato, “a tutela degli interessi di Senza Bavaglio”. Interessi molto chiari. Per una manciata di voti. (S.D.) Milano, 22 ottobre 2007