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Unione Europea 04 Dic 2012

Stampa contro il "dittatore" Morsi, oggi sciopero dei giornali

Protesta "contro la tirannia" della stampa egiziana che boccia il presidente Mohammed Morsi e la sua bozza di Costituzione che il 15 dicembre verrà sottoposta a referendum. Nella bozza, approvata dall'Assemblea Costituente il 30 novembre, non sono stati infatti inseriti gli articoli contro il carcere per i giornalisti, come era stato richiesto dall'associazione della stampa. 

Protesta "contro la tirannia" della stampa egiziana che boccia il presidente Mohammed Morsi e la sua bozza di Costituzione che il 15 dicembre verrà sottoposta a referendum. Nella bozza, approvata dall'Assemblea Costituente il 30 novembre, non sono stati infatti inseriti gli articoli contro il carcere per i giornalisti, come era stato richiesto dall'associazione della stampa. 

Tra i giornali che domani non saranno in edicola alcuni dei principali quotidiani egiziani come al Watan, al Tahrir, al Sabah. Allo sciopero hanno aderito anche alcune reti televisive come Ontv, Cbc e Moder mentre non sciopereranno i media online per dare oggi notizia dell'agitazione. (CAIRO, 4 DICEMBRE - AGI/AFP)

STAMPA CONTRO IL "DITTATORE" MORSI, DOMANI SCIOPERO DEI GIORNALI

Dura protesta della stampa egiziana contro Mohamed Morsi, con diversi giornali indipendenti che domani non andranno in edicola per contestare la bozza di costituzione approvata la settimana scorsa dall'assemblea costituente dominata dai Fratelli musulmani e dai salafiti. Molti quotidiani hanno aperto con il titolo "No alla dittatura", puntando il dito contro "una costituzione che cancella i diritti e impedisce le liberta'".
Allo sciopero hanno aderito, tra gli altri importanti testate come Al Watan e Al Masry al Youm.
Domenica era stato il Club dei giudici, organo che rappresenta la magistratura egiziana, ad annunciare il boicottaggio del referendum del 15 dicembre per approvare la costituzione. La decisione segue lo sciopero ad oltranza indetto dall'Alta corte e dai tribunali contro il decreto con cui il presidente si è attribuito poteri quasi illimitati, ponendosi di fatto al di sopra della giustizia.  (IL CAIRO, 3 DICEMBRE - AGI/AFP)

 

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